NEL 1924 IL COMUNE DI BERGAMO CONFERI' A BENITO MUSSOLINI LA CITTADINANZA ONORARIA
"Il fascismo bergamasco –florido, silenzioso, fedele- meriterebbe e merita di essere segnalato ed esaltato dinnanzi ai fascisti di tutta Italia. Approvo la linea politica del fascismo della città garibaldina"
(da un messaggio di Mussolini ai fascisti bergamaschi, 4 ottobre 1923)
lunedì
I BERGAMASCHI CHE SEGUIRONO D’ANNUNZIO A FIUME
Sono cinquantadue i
bergamaschi, ventuno della città, cui spetta la qualifica di “Legionari Fiumani”
come risulta dall’ elenco pubblicato nel 1923 dalla “rivista di Bergamo”
Fra essi Antonio
Locatelli che durante una ricognizione sul porto di Fiume fu fatto prigioniero,
due ignoti granatieri orobici svolsero il ruolo di guardie del corpo di D’
Annunzio. c’C’ è anche una donna : la dottoressa Tullia Fanzi di Alzano
Lombardo. Nella “Storia di Bergamo e dei Bergamaschi” Bortolo Belotti scrive: “colta
e coraggiosa andata per offrire la bandiera da parte di un gruppo di donne
italiane resta a compiere atti di bontà patriottici”
Elenco ufficiale dei
legionari fiumani bergamaschi depositato
presso la fondazione
del Vittoriale degli italiani
in data 24/6/1939
Acerbis Luigi di Bergamo -volontario
Bardi Ugo -1899- di Bergamo -tenente
Battazzi Corrado -1895- di Bergamo-volontario
Bianchi Silvio- 1901-di Bergamo -volontario
Brambilla Carlo -1898- di Casirate d’Adda-volontario
Cabrini Ernesto -1904- di Bergamo -volontario
Caldara Marino - di Albino -volontario
Carrera Felice -1900- di Bergamo -volontario
Carrozza Giovanni -di Palazzago -volontario
Cattaneo Angelo -1897- di Bergamo-
volontario
Colotti Andrea -1900- di Castione della Presolana -volontario
Coromieri Antonio Bergamo - Lovere
volontario
Defendi o De Fendi Salvatore -1899- di
Treviglio- tenente
Ghisleni Alessandro -1902- di Bergamo -volontario
Giavazzi Francesco -1900- di Bergamo -volontario
Giudici Gian Maria -1899- di Bergamo -sottotenente
Giuliani Ettore- 1901- di Bergamo- soldato - Legione di Zara
Grandi William -1898- di S. Omobono Imagna -tenente
Lavä Emilio Angelo -1903- di Torre Boldone- volontario
Legrenzi Gaetano-di Torre Boldone-
volontario
Locatelli Antonio -di Bergamo- tenente
aviatore
Lodetti Luigi – di Dalmine -volontario
Longoni Angelo- 1898 – di Bergamo- sergente
maggiore
Lorenzini Domenico -1899- di Chiuduno -volontario
Maggioni Carlo- di Bergamo -volontario
Massinari Pietro -1903- di Bergamo -volontario
Merini Ambrogio – di Treviglio- caporale
maggiore
Milesi Francesco -1891- di Bergamo -sergente
Mismetti Giacomo- di Bergamo -volontario
Paris Francesco- 1899- di Bergamo -volontario
Pelliccioli Alessandro -1899 – di Osio
Sotto- volontario
Pesenti Angelo -1899 – di Sedrina -caporale
Rottigni Pietro -1900- di Bergamo -volontario
Ruggeri Giovanni – di Casnigo- volontario
Sarti Giuseppe- 1895- di Ponte S. Pietro-
tenente
Servalle Giuseppe – di Gandino -volontario
Spinelli Antonio -1899 – di Albino -volontario
Tallarini Federico – di Bergamo -volontario
Tironi Attilio Rinaldo o Ronaldo -1900- di Ponte
S. P. -volontario
Trezzi Giovanni –di Boltiere -volontario
Valota Franco- di Bergamo- caporale Dalmine il 20 marzo 1919
Mussolini a Dalmine negli stabilimenti
metallurgici "Franchi e Gregorini"
Il primo sfogo sindacalista che
diede vita a delle evoluzioni avvenne il 16 marzo 1919 al Dalmine, dove si
verificò la prima occupazione con autogestione operaia della storia italiana,
organizzata dai sindacalisti rivoluzionari. Il fatto eclatante che destò
scalpore fu però soprattutto la continuazione della produzione, d’accordo con
l’ottica produttivista che aveva acquisito il movimento: gli operai
autorganizzati continuarono infatti il lavoro, issando sulla fabbrica il
tricolore nazionale. Due giorni dopo lo stesso Mussolini fu in visita agli
stabilimenti: « Voi oscuri lavoratori del Dalmine, avete aperto l’orizzonte. È
il lavoro che parla in voi, non il dogma idiota o la chiesa intollerante, anche
se rossa, è il lavoro che ha consacrato nelle trincee il suo diritto a non
essere più fatica, miseria o disperazione, perché deve diventare gioia,
orgoglio, creazione, conquista di uomini liberi nella patria libera e grande
oltre i confini »
(Benito Mussolini, Discorso del
Dalmine, 20 marzo 1919, in “Tutti i discorsi – anno 1919”)
Lo sciopero lavorativo di
Dalmine
17 Marzo. — Gli operai dello
stabilimento Franchi e Gregorini di Dalmine (Bergamo), organizzati nelle
corporazioni sindacali corridoniane, si agitano per questioni economiche e per
il riconoscimento dell’Unione italiana del lavoro corridoniana. Essi invece di
ricorrere al solito sciopero si chiudono nello stabilimento ed innalzano una
grande bandiera tricolore. L’occupazione si svolge senza il minimo incidente e
senza interruzione del lavoro. Benito Mussolini si reca sul luogo accolto
trionfalmente dalle maestranze a cui tiene un appassionato discorso. Esse, dopo
avere ottenuto il riconoscimento delle loro giuste richieste, riconsegnano lo
stabilimento ai dirigenti.
Uno sciopero caratteristico
Riportiamo dal Popolo d’Italia
la cronaca del fatto ed il discorso di Mussolini:
«Bergamo, 16 notte. — Dopo la
presentazione del memoriale, da noi dato ieri, che la Ditta si rifiutò di
discutere dopo un «ultimatum», che è scaduto ieri, gli operai dello stabilimento
Franchi e Gregorini, circa 2000, hanno aperto le ostilità contro la ditta in un
modo originalissimo e cioè chiudendosi tutti dentro lo stabilimento,
obbligandosi al lavoro per non far mancare la produzione normale, ma
promettendo anche di non uscire dallo stabilimento senza prima aver ottenuto
soddisfazione completa.
«Fino a questo momento nessun
incidente è a deplorarsi malgrado prestino servizio due agenti. Gli operai
hanno costituito delle squadre di vigilanza per mantenere l’ordine e garantire
l’incolumità delle macchine.
«Parecchi abboccamenti sono
avvenuti oggi tra operai e proprietari nel gabinetto del prefetto e pare che le
discussioni siano a buon punto per una soluzione soddisfacente per gli operai.
Il punto maggiormente discusso, che lascia riluttanti i proprietari, è la
richiesta del sabato inglese.
«Il tricolore dell’Unione
sindacale di Dalmine è issato sul pennone dello stabilimento».
Una giornata a Dalmine – La
magnifica manifestazione operaia. Un discorso di Mussolini
«Bergamo, 20 — Oggi le masse di
Dalmine hanno in un comizio significativo riaffermato il loro diritto alla
forma di agitazione adottata che tutti conoscono ed hanno vibrato alla parola
impetuosa ed incisiva di Benito Mussolini il quale, a dichiarazione degli
operai stessi, ha saputo dimostrarsi, come sempre, l’interprete magnifico della
rinnovata coscienza popolare.
«Sin dalla mattinata alla
stazione di Bergamo erano ad attender Benito Mussolini un gruppo numeroso di
operai bergamaschi, di studenti e di ufficiali. L’operaio Croci, già direttore
tecnico dello stabilimento di Dalmine, era venuto in rappresentanza della
Unione Sindacale di Dalmine. Ma un contrattempo non permise l’incontro poiché
Mussolini arrivò a Dalmine alle ore 12 in automobile.
«Una folla di circa 1200 operai
l’attendeva ed il suo apparire provocò un applauso entusiastico. Dopo una breve
visita nei locali della sezione dell’Unione Sindacale ed essendosi la folla
operaia ingrossata di tutti gli impiegati dello stabilimento, l’operaio Secondo
Nosengo, già presidente del Consiglio degli operai, fece cenno di parlare.
«La sua figura robusta, tozza,
severa e virile, impose subito silenzio. Egli indossa ancora la completa tenuta
di soldato, salvo le stellette.
«Dopo la nostra agitazione —
così comincia — tutti parlano di Dalmine. Così anche Benito Mussolini che io vi
presento, è venuto per conoscere da vicino il nostro movimento e per parlarvi.
Io non so cosa vi dirà: egli viene a studiare il nostro movimento poiché noi
abbiamo dato da pensare non solo ai padroni ed alle autorità, ma anche agli
studiosi.
«Il nostro gesto spontaneo è,
come molti gesti spontanei, come molte cose che si improvvisano, geniale.
Potremo essere giudicati, lo saremo anzi. Mi piace rilevare però che qualunque
sia questo giudizio, esso non potrà mai compromettere la nostra correttezza,
poiché, fino a quando lo stabilimento fu in mano nostra, nulla fu toccato e
tutto fu rispettato; quando intervennero i rappresentanti dell’autorità
costituita, tutto fu sabotato e maltrattato e noi lo abbiamo constatato da ciò
che abbiamo visto e… da ciò che non abbiamo potuto vedere».
«Dopo queste dichiarazioni dà
la parola al compagno Mussolini. Salito Mussolini sul palco, è accolto da un
lungo e nutrito applauso. Mussolini si scopre, saluta e parla. Raccogliamo le
linee principali del suo discorso.
« Dopo 4 anni di guerra
terribile e vittoriosa nella quale sono state impegnate le nostre carni e il
nostro spirito, mi sono spesso domandato se le masse sarebbero ritornate a
camminare sui vecchi binari o se avrebbero avuto il coraggio di cambiare
strada. Dalmine ha risposto. L’ordine del giorno votato da voi lunedì è un
documento di valore storico enorme, che orienta, che deve orientare il lavoro
italiano.
«Il significato intrinseco del
vostro gesto è chiaro, è limpido, è documentato nell’ordine del giorno. Voi vi
siete messi sul terreno della classe ma non avete dimenticato la Nazione. Avete
parlato di popolo italiano, non soltanto della vostra categoria di
metallurgici. Per gli interessi immediati della vostra categoria voi potevate
fare lo sciopero vecchio stile, lo sciopero negativo e distruttivo, ma pensando
agli interessi del popolo, voi avete inaugurato lo sciopero creativo, che non
interrompe la produzione. Non potevate negar la Nazione, dopo che per essa
anche voi avete lottato, dopo che per essa 500 mila uomini nostri sono morti.
La Nazione che ha fatto questo sacrificio non si nega poichè essa è una
gloriosa, una vittoriosa realtà. Non siete voi i poveri, gli umili e i reietti,
secondo la vecchia ret-torica del socialismo letterario, voi siete i
produttori, ed è in questa vostra rivendicata qualità che voi rivendicate il
diritto di trattare da pari cogli industriali. Voi insegnate a certi
industriali, a quelli specialmente che ignorano tutto ciò che in questi ultimi
4 anni è avvenuto nel mondo, che la figura del vecchio industriale esoso e
vampiro deve sostituirsi con quella del capitano della sua industria da cui può
chiedere il necessario per se, non già imporre la miseria per gli altri
creatori della ricchezza.
«Voi non avete provato per la
brevità del tempo e le condizioni di fatto createvi dagli industriali, la
capacità a fare, ma avete provato la vostra volontà, ed io vi dico che siete
sulla buona strada, perchè vi siete liberati dai vostri protettori, vi siete
scelti nel vostro seno gli uomini che vi dirigono e che vi rappresentano e ad
essi soli avete affidato il vostro diritto.
«Il divenire del proletariato è
problema di volontà e di capacità, non di sola volontà, non di sola capacità,
ma di capacità e di volontà insieme. Vi siete sottratti al gioco delle
influenze politiche (affilatisi). I vostri applausi me lo dimostrano. Ma io non
appartengo alla genìa di quei Maddaleni che ho frustato a sangue. Sono fiero di
essere stato interventista. Se fosse necessario vorrei incidere a caratteri di
scatola sulla mia fronte la testimonianza per tutti i vigliacchi che io sono
stato tra quelli che nel maggio splendido del 1915 hanno chiesto a gran voce
che la vergogna dell’Italia parecchista cessasse (acclamazioni) .
«Oggi che la guerra è cessata,
io che sono stato in trincea, tra il popolo d’Italia, ed ho avuto per lunghi
mesi e quotidianamente la rivelazione in tutti i sensi del valore dei figli
d’Italia, oggi, io dico, che bisogna andare incontro al lavoro che torna, e a
quello che, non imboscato, ha nutrito le officine, non col gesto della
tirchieria che non riconosce ed umilia, ma collo spirito aperto alle necessità
dei tempi nuovi. E coloro che si ostinano a negare le «novità» necessarie o
sono degli illusi o sono degli stolti che non vedranno la sera della loro
giornata.
«Non ho mai chiesto ed oggi
meno che mai nulla chiedo ne a voi ne a nessuno. E perciò non ho ansie e
preoccupazioni circa l’effetto che faranno queste mie dichiarazioni su di voi.
Io vi dico che il vostro gesto è stato nuovo e degno, per i motivi che
l’ispirarono, di simpatia. Ancora un rilievo: sul pennone dello stabilimento,
voi avete issato la vostra, bandiera che è tricolore, ed attorno ad essa e al
suo garrito avete combattuto la vostra battaglia. Bene avete fatto. La bandiera
nazionale non è uno straccio anche se per avventura fosse stata trascinata nel
fango dalla borghesia o dai suoi rappresentanti politici; essa è il simbolo del
sacrificio di migliaia e migliaia di uomini. Per essa dal 1821 al 1918 schiere
infinite di uomini hanno sofferto privazioni, prigionia e patiboli. Attorno ad
essa, quando era il segnale di raccolta, è stato versato nel corso di questi
quattro anni di guerra, il fiore del sangue dei nostri figli, dei nostri e
vostri fratelli.
«Mi pare di avere detto
abbastanza».
«Per i vostri diritti, che sono
equi, e sacrosanti, sono con voi. Distinguerò sempre la massa che lavora, dal
partito che si arroga, non si sa perchè, il diritto di volerla rappresentare.
Ho simpatizzato con tutti gli organismi operai, non esclusa la Confederazione
generale del lavoro, ma più vicino mi sento con l’Unione Italiana del Lavoro.
Ma dichiaro che non cesserò la guerra contro il Partito che è stato durante la
guerra uno strumento del Kaiser, parlo del Partito socialista ufficiale. Esso
vuole tentare sulla vostra pelle il suo esperimento scimmiesco, poichè non è
che una contraffazione russa. Voi giungerete, in un tempo che non so se sia
vicino o lontano, ad esercitare funzioni essenziali nella società moderna, ma i
politicanti borghesi o semiborghesi non debbono farsi sgabello delle vostre
aspirazioni per giocare la loro partita».
«Di me possono avervi detto
quello che si vuole: non me ne importa. Sono un individualista che non cerca
compagni nel cammino. Ne trova, ma non li cerca. Mentre infuria l’immonda
speculazione politicante degli sciacalli che spogliano i morti, voi oscuri
lavoratori di Dalmine, avete aperto l’orizzonte. È il lavoro che parla in voi,
non il dogma idiota o la chiesa intollerante, anche se rossa. È il lavoro che
nelle trincee ha consacrato il suo diritto a non essere più fatica, miseria o
disperazione, perché deve diventare gioia, orgoglio, creazione, conquista di
uomini liberi nella patria libera e grande, entro e oltre i confini».
Il discorso di Mussolini è
spesso interrotto da applausi generali, ripetuti, spontanei e cordiali. A
Mussolini seguono Ettore Bartolozzi e Michele Bianchi
L' OCCUPAZIONE DEGLI UFFICI DELLE POSTE E TELEGRAFI DI BERGAMO
1921
1 MAGGIO BERGAMO: IN CENTRO
CITTA’, SUL SENTIERONE , VIOLENTI SCONTRI TRA FASCISTI E SOCIALISTI
15 MAGGIO ELEZIONI
POLITICHE A BERGAMO SI AFFERMANO I POPOLARI
1922
12 LUGLIO AD ALBINO, TORRE
BOLDONE E FONTANELLA AL PIANO VIOLENTI SCONTRI TRA FASCISTI E BOLSCEVICHI. LA QUESTURA
ESEGUE PERQUISIZIONI NELLE SEDI
DEL PARTITO FASCISTA E IN QUELLE
SOCIALISTE
28 OTTOBRE NUMEROSE CAMICE
NERE SI CONCENTRARONO A BERGAMO, PROVENIENTI DA TUTTO LA PROVINCIA, E’ IL
GIORNO DELLA “RIVOLUZIONE FASCISTA “ E DELLA MARCIA SU ROMA
1923 A.I E.F
4 FEBBRAIO LOVERE : INIZIA
LA COSTRUZIONE DEL NUOVO ASILO
22 FEBBRAIO BERGAMO: INIZIA LA COSTRUZIONE DELLA CAMERA DI
COMMERCIO
26 FEBBRAIO BERGAMO : VIENE
ULTIMATO IL PALAZZO DELLA BANCA D’ ITALIA
14 MARZO ARRIVA IL TELEFONO
IN PIU’ DI CENTO PICCOLI PAESI DELLA PROVINCIA
16 MARZO BERGAMO: INIZIANO
I LAVORI PERE IL RIFACIMENTO DELLA PAVIMENTAZIONE DEL SENTIERONE
2 APRILE BERGAMO : INIZIANO
I LAVORI PER IL NUOVO CENTRO CITTADINO
8 MAGGIO BERGAMO : SCONTRI TRA FASCISTI E COMUNISTI
9 LUGLIO A CREDARO E
CALCINATE SCONTRI TRA FASCISTI E
BOLSCEVICHI
1 AGOSTO E’ SCIOLTO IL
CONSIGLIO PROVINCIALE PER IRREGOLARITA’
AMMINISTRATIVE
10 AGOSTO BERGAMO: IL SINDACO E IL CONSIGLIO COMUNALE
RASSEGNANO LE DIMISSIONI
8 SETTEMBRE BERGAMO : NASCE
L’ ISTITUTO “ESPERIA” E LA NUOVA SCUOLA
D’ AGRARIA
1924 A. II E. F.
6 APRILE I FASCISTI ASSIEME
AI CONSERVATORI VINCONO LE ELEZIONI POLITICHE. A BERGAMO OTTENGONO 39.670 VOTI
CONTRO I 31.740 DEI POPOLARI. IL CANDIDATO PIU’ VOTATO IN CITTA’ E’ MUSSOLINI
CON 13.674 VOTI
1 MAGGIO PONTE SAN PIETRO : VIENE SCIOLTO IL
CONSIGLIO COMUNALE PER IRREGOLARITA’
15 SETTEMBRE BERGAMO :
NASCE IL LICEO SCIENTIFICO
27 OTTOBRE BERGAMO : IL PRESIDENTE DEL
CONSIGLIO MUSSOLINI INAUGURA LA TORRE
DEI CADUTI, ALLA PRESENZA DI UN’ IMPONENTE FOLLA, VISITA IL TEMPIO DI SUDORNO E NEL
POMERIGGIO L’ ISTITUTO ITALIANO DI ARTI GRAFICHE
27 OTTOBRE DALMINE: MUSSOLINI TIENE UN DISCORSO ALLO STABILIMENTO
4 NOVEMBRE BERGAMO SCONTRI TRA FASCISTI E SOCIALISTI
4 DICEMBRE A COLOGNO, TAGLIUNO E GRASSOBBIO SCONTRI TRA
FASCISTI E SOCIALISTI
1925 A. III E. F
3 MAGGIO BERGAMO : VIENE INAUGURATO IL NUOVO TRAM
PER COLOGNOLA
28 GIUGNO INIZIANO I LAVORI PER L’ AUTOSTRADA BERGAMO - MILANO
12 LUGLIO BERGAMO E
NUMEROSI COMUNI DELLA PROVINCIA INCENTIVANO CON PREMI LA PRODUZIONE DEL
FRUMENTO (LA BATTAGLIA DEL GRANO)
14 LUGLIO BERGAMO : VIENE INAUGURATA LA NUOVA SEDE
DELLA ATB
22 NOVEMBRE VIENE
INAUGURATA LA LINEA TRANVIARIA CHE COLLEGA BERGAMO A PONTE SAN PIETRO
20 DICEMBRE BERGAMO : ELEZIONI COMUNALI ESISTE UN’ UNICA LISTA COMPOSTA DA FASCISTI
LIBERALI E NAZIONALISTI . VA AL VOTO IL 68% DEI CITTADINI
1926 A. IV E. F.
3 APRILE BERGAMO : SI INAUGURA IL NUOVO PALAZZO DI
GIUSTIZIA
7 LUGLIO BERGAMO : VIENE
INAUGURATO IL TEATRO DUSE
30 LUGLIO VIENE COMPLETATO
L’ ULTIMO TRATTO DELL’ ALTA VALLE SERIANA, SONO STATE COSTRUITE 12 GALLERIE, 4
CAVALCAVIA E UN PONTE DI SETTE ARCATE
5 OTTOBRE BERGAMO : NUOVA
SEDE DELLA CASSA NAZIONALE DELLE ASSICURAZIONI
IN VIA A. MAI
12 NOVEMBRE I COMUNI DI OLTREPROVO E VILMINORE SI UNISCONO COSI’ COME I COMUNI DI AZZONE E
COLERE
1927 A. V E.F.
19 FEBBRAIO BERGAMO LA
NAZIONALE DI CALCIO GIOCA CONTRO L’
ATALANTA ALLO “STADIUM” DELLA CLEMENTI. FINISCE 6 A 1 PER GLI AZZURRI
26 FEBBRAIO BERGAMO : ALLA
CITTA’ VENGONO AGGREGATI I COMUNI
CONFINANTI : COLOGNOLA AL PIANO, REDONA, VALTESSE E GRUMELLO DEL PIANO
PER UN TOTALE DI 9.289 ABITANTI. LA POPOLAZIONE DI BERGAMO CRESCE DA
68.200 A 77.497 ABITANTI
10 MARZO BERGAMO : INIZIA
IL RESTAURO DELLA ROCCA
1 MAGGIO BERGAMO: VIENE POSATA LA PRIMA PIETRA
DELL’ OSPEDALE ALLA PRESENZA DI DEL PODESTA’ ETTORE CAPUANI E DI GALEAZZO CIANO
1 MAGGIO BERGAMO : VIENE
INAUGURATA LA CASA DEL FASCIO E DELLE CORPORAZIONI IN VIA DELACROIX
11 GIUGNO BERGAMO : SI
INAUGURA IL PALAZZO DELLA BANCA
BERGAMASCA
9 SETTEMBRE APRE L’
AUTOSTRADA BERGAMO-MILANO
18 OTTOBRE NELLA BERGAMASCA LE PERSONE SENZA LAVORO
SONO SCESE DA 14.000 A 9.000
12 DICEMBRE VIENE
INAUGURATO UN SERVIZIO DI AUTUOBUS DA
BERGAMO A MILANO
1928 A. VI E.F.
20 MAGGIO INIZIANO I LAVORI
PER L’ AUTOSTRADA BERGAMO-BRESCIA
16 LUGLIO NUOVA
FUNIVIA CHE COLLEGA IL PAESE DELL’
ALBENZA CON TORRE DE BUSI
25 NOVEMBRE BERGAMO : VIENE
INAUGURATA LA NUOVA CASA DEL PATRONATO SAN VINCENZO
15 DICEMBRE BERGAMO : LA
NUOVA SEDE DELLA BIBLIOTECA TRASFERITA DAL PALAZZO DELLA RAGIONE AL PALAZZO
NUOVO
20 DICEMBRE BERGAMO : VIENE
RIFATTO IL TEATRO “NUOVO”
20 DICEMBRE BERGAMO: NASCONO I MAGAZZINI GENERALI
23 DICEMBRE BERGAMO : VIENE
INAUGURATO IL NUOVO STADIO “MARIO BRUMANA” ALLA PRESENZA DI OLTRE 60.000
PERSONE . TRA LE AUTORITA’ IL FEDERALE
CAPOFERRI, IL MINISTRO TURATI , IL GEN. CARINI, L’ ON. STARACE E ARNALDO MUSSOLINI DIRETTORE DEL “POPOLO D’
ITALIA”
1929 A. VII E.F.
11 FEBBRAIO GRANDI
FESTEGGIAMENTI A BERGAMO E IN PROVINCIA PER LA FIRMA DEL CONCORDATO
24 MARZO ELEZIONI POLITICHE
: I CANDIDATI BERGAMASCHI ELETTI SONO : PIERO CAPOFERRI, ANTONIO PESENTI MAZZA
DE PICCIOLI, BENIAMINO DONZELLI, TOBIA CESARINI, E ALESSANDRO MAZZUCCOTELLI. IN
PROVINCIA VOTA L’ 88% E IN CITTA’ 88,15 DEGLI AVENTI DIRITTO
24 MAGGIO NELLA BERGAMASCA IL PLEBISCITO IN FAVORE DEL FASCISMO E' QUASI TOTALE : 117.632 SONO I SI SOLO 3.392 VOTI CONTRARI
1 GIUGNO BERGAMO : VENGONO
INAUGURATE LE NUOVE PISCINE E I CAMPI DA TENNIS DIETRO LA CURVA NORD DELLO
STADIO
12 LUGLIO BERGAMO : SI
INIZIANO AD “INCATRAMARE” LE STRADE
1930 A. VIII E.F.
12 APRILE BERGAMO : VIA T.
TASSO SI INAUGURA LA NUOVA CENTRALE TELEFONICA
5 AGOSTO SUL LAGO D’ ISEO
APRE LA SCUOLA DI VOLO DI MONTECOLLINO
31 AGOSTO BERGAMO : GARA MOTOCICLISTICA BERGAMO –SAN
VIGILIO
20 DICEMBRE BERGAMO : LA
CITTADINANZA CON UNA SOTTOSCRIZIONE POPOLARE LA BANDIERA DI GUERRA ALL’
INCROCIATORE BARTOLOMEO COLLEONI
1931 A. IX E. F.
13 APRILE BERGAMO : VIENE
INAUGURATO ALLA PRESENZA DELL’ ON. LANDO
FERRETTI “L’ ISTITUTO DI CULTURA
FASCISTA " NATO DALLA FUSIONE DEL CIRCOLO ARTISTICO E IL CIRCOLO
CULTURALE.
4 GIUGNO TERZA EDIZIONE
DELLA “COPPA PRESOLANA” VINCE AURELIANO GIRADI SU ALFAROMEO
21 AGOSTO INAUGURAZIONE
DELL’ AUTOSTRADA BERGAMO-BRESCIA
3 OTTOBRE BERGAMO : VIENE
RISTRUTTURATO IL MATTATOIO COMUNALE
30 OTTOBRE VIERNE
INAUGURATA LA NUOVA SCUOLA ALLA CLEMENTINA
6 NOVEMBRE BERGAMO : IN
CITTA’ ALTA VENGONO FATTO DELLE SCOPERTE ARCHEOLOGICHE DI EPOCA ROMANA
13 DICEMBRE BERGAMO : MUORE
ENRICO RASTELLI GIOCOLIERE DI FAMA INTERNAZIONALE
1932 A. X E. F.
26 DICEMBRE TREVIGLIO :
INIZIA L’ OPERA DI RISANAMENTO DEL CENTRO DEL PAESE CON LA CREAZIONE DI NUOVI
EDIFICI
1 GIUGNO BERGAMO : L’ ING.
ERNESTO SUARDO E’ IL NUOVO PODESTA’ DELLA CITTA’
22 GIUGNO BERGAMO : VIENE
INAUGURATA LA CASA DEL BALILLA IN VIA
ANGELO MAI
15 SETTEMBRE BERGAMO : VIA
SANTA CATERINA VIENE ALLARGATA CON LA SISTEMAZIONE DEL PONTE SUL MORLA
19 OTTOBRE BERGAMO : LO
STADIO DIVIENE PROPRIETA’ DEL COMUNE
30 OTTOBRE BERGAMO : VIENE
INAUGURATO IL NUOVO PALAZZO DELLE POSTE
1933 A. XI E.F.
1 GIUGNO SERIATE: VIENE
INAUGURATA LA COLONIA ELIOTERAPICA
4 AGOSTO BERGAMO : PARTE IL
RISANAMENTO DI CITTA’ ALTA
28 OTTOBRE BERGAMO : NUOVA
SEDE DEL COMUNE A PALAZZO FRIZZONI
30 OTTOBRE BERGAMO :
ANTONIO LOCATELLI E’ IL NUOVO, PODESTA'
DELLA CITTA’
2 NOVEMBRE INIZIANO I
LAVORI NUOVE OPERE STRADALI IN VAL DI
SCALVE
5 NOVEMBRE SARNICO : VIENE
INAUGURATA LA NUOVA DIGA PER IL
FUNZIONAMENTO DI NOVE CENTRALI IDROELETTRICHE SULL’ OGLIO
1934 A XII E.F.
12 FEBBRAIO ROMANO DI
LOMBARDIA: SI INAUGURA IL NUOVO ACQUEDOTTO
7 LUGLIO BERGAMO: VIENE ESPOSTO A PALAZZO FRIZZONI IL PLASTICO DEL RISANAMENTO DI CITTA' ALTA
4 NOVEMBRE BERGAMO :
INAUGURAZIONE DEL MONUMENTO AI FRATELLI CALVI
1935 A. XIII E.F
3 GENNAIO BERGAMO : VENGONO
SISTEMATE 40 FAMIGLIE NEGLI ALLOGGI DELL’ EX OSPEDALE BARONI
19 MAGGIO BERGAMO: NUVOLARI SU ALFAROMEO VINCE SUL CIRCUITO
DELLE MURA LA “COPPA CITTA’ DI BERGAMO”
3 APRILE BERGAMO : L’
ISTITUTO DEI CONTAGIOSI, SITUATO NEL QUARTIERE DI SANTA CATERINA VIENE
TRASFERITO NEL NUOVO OSPEDALE
2 GIUGNO BERGAMO: INIZIA LA
COSTRUZIONE DEL SECONDO LOTTO DELL’ ISTITUTO VITTORIO EMANUELE
3 AGOSTO SEDRINA: VIENE
APERTO IL NUOVO PONTE
2 OTTOBRE BERGAMO : GRANDE
ADUNATA CITTADINA PER ASCOLTARE IL DISCORSO DEL DUCE PER LA GUERRA D’ ETIOPIA
13 NOVEMBRE BERGAMO : AL
TEATRO DUSE SERATA PATRIOTTICA SULLE OPERAZIONI DI GUERRA IN ETIOPIA
2 DICEMBRE BERGAMO : LA
POPOLAZIONE CONTRIBUISCE CON IL MATERIALE FERROSO PER RIFORNIRE L’ INDUSTRIA.
IL RACCOLTO VIENE DEPOSITATO NEL CORTILE DELLA SCUOLA FRATELLI CALVI
18 DICEMBRE LA GIORNATA
DELL’ORO PER LA PATRIA. A BERGAMO VENGONO RACCOLTE 6.000 FEDI E IN PROVINCIA
2.4000
1936 A. XIV E.F.
6 FEBBRAIO BERGAMO:
INIZIANO I LAVORI PER LA NUOVA STAZIONE
5 APRILE GROPPINO : SI
INAUGURA IL NUOVO SANATORIO
27 GIUGNO MUORE ANTONIO LOCATELLI PODESTA’ DI BERGAMO DAL 1933 AL 1934
17 AGOSTO BERGAMO :
RITORNANO I LEGIONARI BERGAMASCHI DALL’ AFRICA ORIENTALE
1937 A. XV E. F.
2 MARZO BERGAMO: L’
ARCHITETTO ALZIRO BERGONZO VINCE IL CONCORSO PER IL PROGETTO DELLA CASA DEL
FASCIO
19 SETTEMBRE SI INAUGURA LA
STRADA BORMO-DEZZO DI SCALVE
19 OTTOBRE BERGAMO : PRIMA
GARA MOTOCICLISTICA “MURA CITTA’ DI BERGAMO” VINCE NELLA 500 IL BERGAMASCO
GIACOMO ROVARIS
21 DICEMBRE IL PREMIO DEL
DUCE ALLE FAMIGLIE NUMEROSE VA A UNA COPPI BERGAMASCA CON 9 FIGLI
1938 A. XVI E.F.
6 APRILE BERGAMO : IN VIA BASCHENIS APRE UNO DEI PRIMI
DISTRIBUTORI DI BENZINA IN CITTA’
9 OTTOBRE BERGAMO : VIENE
COSTRUITA “CASA SAN MARCO” SULL’ AREA DELL’ ANTICO OSPEDALE
1939 A. XVII E.F.
2 MARZO BERGAMO : IN CENTRO
CITTA’ NASCE LA FONTANA LA “ZUCCHERIERA”
4 MARZO BERGAMO : IL
PODESTA’ CAMILLO PESENTI VIENE SOSTITUITO DA ARLANDO NAVA
27 APRILE BERGAMO : APRE UN
DISTRIBUTORE DI BENZINA A PORTA NUOVA INSTALLATO NELLA FONTANA “LA BOMBONIERA”
15 LUGLIO BERGAMO : SI
FANNO ESPERIMENTI DI PROTEZIONE ANTIAEREA
9 SETTEMBRE BERGAMO: VIENE
INAUGURATO IL I° “PREMIO BERGAMO”
27 OTTOBRE BERGAMO:
INAUGURAZIONE DEI NUOVI UFFICI STATALI
28 OTTOBRE BERGAMO : NEL
17° ANNIVERSARIO DELLA MARCIA SU ROMA VENGONO INAUGURATI LA CASA LITTORIA E LA
COLONIA ELIOTERAPICA AL POLARESCO E IL IL MONUMENTO DEDICATO ALLA RIVOLUZIONE
FASCISTA
1940 A. XVII E.F.
1 FEBBRAIO BERGAMO : VIENE
RACCOLTO IL RAME PER ESSERE UTILIZZATO A SCOPO MILITARE
27 SETTEMBRE BERGAMO : SI
INAUGURA LA II° EDIZIONE DEL “PREMIO
BERGAMO”
7 APRILE BERGAMO : VIENE
COSTRUITA “LA TORRE DEI VENTI” ALL’ INGRESSO DELL’ AUTOSTRADA
28 OTTOBRE BERGAMO : SI INAUGURA LA NUOVA CASA DEL FASCIO
1941 A. XVIII E.F.
20 APRILE SI INAUGURA LA
STRADA DA ALMENNO S. SALVATORE ALLA RONCOLA
1942 A. XIX E.F.
6 LUGLIO L’ AMBASCIATORE
TEDESCO VON MAKENSTEIN VISITA IN CITTA’
LA CASA LITTORIA E LA SEDE DELL’ ASSOCIAZIONE ITALO-TEDESCA, A DALMINE GLI
IMPIANTI SIDERURGICI
1943 A. XX E.F.
14 AGOSTO BERGAMO : DOPO 5
ANNI E’COMPLETATO IL RISANAMENTO DI
CITTA’ ALTA
9 FEBBRAIO BERGAMO : LE
FORZE ARMATE DELLA R.S.I. PRESTANO GIURAMENTO DAVANTI ALLA TORRE DEI CADUTI
1944 A. XXI E.F.
5 MARZO BERGAMO : INIZIANO
LE COSTRUZIONI DEI RIFUGI ANTIAEREI IN PIAZZA DANTE E ALLA CONCA D’ ORO
Cittadinanza onoraria a Benito Mussolini.
Ecco come ne diede notizia
L’Eco di Bergamo nel 1924
L’articolo pubblicato da L’Eco di Bergamo il 23 maggio 1924 con cui si
diede notizia della concessione della cittadinanza onoraria (secondo la cronaca
fu ufficialmente deliberata il 22 maggio. Nello stesso pezzo viene riportato
anche l’invito a presenziare alla cerimonia di inaugurazione della torre dei
Caduti in piazza Vittorio Veneto. «Il commissario straordinario pel Comune di
Bergamo comm. Franceschelli, con sua deliberazione di ieri, presa con i poteri
del Consiglio, ha concesso la cittadinanza onoraria di Bergamo a S.E.
Mussolini, Presidente Consiglio Ministri, Roma». «Nella gara delle città
nostre, Bergamo che conobbe la civiltà dell’Urbe e la cui storia è grave di
pensiero, di arti e di generosità eroica, anch’essa oggi proclama Vostra
eccellenza suo cittadino onorario, poiché alla nuova grandezza italica la
serena e severa virtù del saggio ha saputo piegare e trascinare uomini ed
eventi. La Torre che la città ha dedicato ai Suoi Caduti nella forte guerra
vittoriosa, attende che la eccellenza vostra si degni di inaugurarla; e nessun
auspicio sarà più caro e fortunato di quella del nuovo e migliore cittadino,
che nei cimenti delle trincee e nelle gare civili ha portato e porta
consapevole l’ardore nobilissimo dell’apostolo e la fede nei più superbi
destini».
PIAZZA SAN SEPOLCRO-23 MARZO 1919
Sottolineato Ilario Arrigoni, uno dei più noti e stimati il fascisti bergamasci
Ilario
Arrigoni
4 OTTOBRE 1923
COMUNI PROVINCIA BERGAMO NEL 1938 A. XVI E. F. - CARTA TOPOGRAFICA
PORTA BANDIERA ALL' INGRESSO DELLA CITTA' 1922
Inaugurazione monumento a Garibaldi 1922 L' IPPODROMO DI SANTA CATERINA
RISTRUTTURATO NEL 1922, CHIUSO NEL 1927 PER LA REALIZZAZIONE DELLO STADIO DI CALCIO
SULLA PISTA DELL' IPPODROMO DI BORGO SANTA CATERINA
NEL 1923 LA QUESTURA DI BERGAMO RILASCIA 12.000 PASSAPORTI PER GLI EMIGRANTI BERGAMASCHI 1923 A.I E.F
Via Torquato Tasso palazzo centrale telefonica 1923 A.I E.F 11 AGOSTO 1923
LA COMUNICAZIONE DE "L'ECO DI BERGAMO" DELLE DIMISSIONI DEL CONSIGLIO COMUNALE DI BERGAMO E DELLA NOMINA DEL COMMISSARIO PREFETTIZIO 1923 A.I E.F
LA PROVINCIA DI BERGAMO VENNE SCOSSA DA UNA DELLE PIU’ GRANDI
SCIAGURE DEL SECOLO: L’ 1 DICEMBRE CROLLO’ LA DIGA DEL GLENO , IN VALLE DI
SCALVE, UN’ IMMENSA MASSA DI ACQUA SI ABBATTE SUI PAESI FINO AL LAGO D’ ISEO,
SOMMERGENDO OGNI COSA PROVOCANDO LA MORTE DI OLTRE 500 PERSONE
1923 A.I E.F. IL NUOVO CENTRO IN COSTRUZIONE Progettato dall' Arch. Marcello Piacentini
PLANIMETRIA GENERALE DEL CENTRO DI BERGAMO
FU UNO DEI INTERVENTI PIU’ MASSICCI IN ITALIA, IN UN CENTRO STORICO. FU INFATTI RISTRUTTURATA UN’ AREA IMMENSA , LE DEMOLIZIONI DELLE ORMAI FATISCENTI BARACCHE IN MURATURA DELLA “CITTADELLA DELLA FIERA” NON SI CONTAVANO. L’ INTERO CENTRO CITTADINO SI TRASFORMO’ . I PALAZZI E I PORTICI DEL SENTIERONE, LA GRANDE PIAZZA VITTORIO VENETO, LA TORRE DEI CADUTI E PIAZZA DANTE. PER L’ INAUGURAZIONE ARRIVO’ MUSSOLINI.
UN CRONISTA DELL’ EPOCA SCRISSE ^ QUANDO IL DUCE GIUNSE A PORTA NUOVA , PROVENIENTE DALLA STAZIONE, DINANZI AL QUADRO MAGNIFICO DEL NUOVO CENTRO CHE SI PRESENTO’ ALLO SGUARDO, RALLENTO’ VISIBILMENTE LA SUA ANDATURA SVELTA E MARZIALE. QUASI ATTONITO, NON STACCO’ GLI OCCHI IN PARTICOLARE DALLA TORRE DEI CADUTI, POI GIUNTO DAVANTI, ALZO’ LA MANO E SALUTO’ ROMANAMENTE. INFINE NON POTE’ FARE A MENO DI ESPRIMERE CON UNA SOLA E ALTAMENTE SIGNIFICATIVA PAROLA LA SUA IMPRESSIONE AI VICINI “MERAVIGLIOSO”^
VIA CAMOZZI LA SEDE DELLA BANCA NAZIONALE DEL LAVORO
VIA CAMOZZI LA CASA DELL' AGRICOLTORE E DEL CONSORZIO AGRARIO
1923 A. I E.F. LA NUOVA SEDE DELLA CAMERA DI COMMERCIO
1923 A. I E.F. L' ISTITUTO PER RACHITICI (ORA MATTEO ROTA)
1923 MAGGIO - BERGAMO CELEBRAZIONE NATALE DI ROMA
1923 OTTOBRE - CELEBRAZIONE DELLA MARCIA SU ROMA
1923 ROMA - GRUPPO FASCISTA DI BERGAMO
ALLA CELEBRAZIONE DEL 28 OTTOBRE NELLA CAPITALE
1924 A. II E. F. L' INAUGURAZIONE DELLA CASA DEL MUTILATO
1924 A. II E. F.
Il manicomio di Bergamo
1924 A. II E. F BERGAMO LA SEDE DELLE "ARTI GRAFICHE"
1924 A. II E. F
IL DUCE IN VISITA ALLE ARTI GRAFICHE
accompagnato dal Grad.’ Uff. Sangiovanni
Reparto litografico Arti Grafiche
1924 A. II E. F. IL 27 OTTOBRE ALLA PRESENZA DEL CAPO DELLO STATO BENITO MUSSOLINI VIENE INAUGURATA LA TORRE DEI CADUTI NEL CENTRO CITTADINO
MUSSOLINI ALLA SEDE DEL FASCIO DI BERGAMO
PARLA L' ON. ANTONIO LOCATELLI
PARLA S.E. BENITO MUSSOLINI
PIAZZA VITTORIO VENETO GREMITA DI GENTE
ASCOLTA MUSSOLINI
Si tratta di uno dei monumenti più emblematici di Città Bassa, costruito sul'onda della retorica patriottica successiva alla prima guerra mondiale, non solo a memoria e onore dei caduti bergamaschi ma per esaltare e consolidare il nazionalismo unitario, come esplicitamente detto nel discorso di inaugurazione pronunciato da Mussolini il 27 ottobre 1924.
Il monumento a pianta quadrata alto 45 metri fu progettato dall'architetto Marcello Piacentini. Fu costruito, a partire dal 1922, La scelta dell'area e la Torre stessa facevano parte di un più ampio progetto di riassetto urbanistico della parte bassa della città.
Il materiale di costruzione utilizzato è l'arenaria di Bagnatica in conci a crespone che restituisce un'opera dalla struttura possente, alleggerita peraltro da inserti ornamentali e commemorativi quali l'orologio e alcuni gruppi scultorei.
L'orologio in marmo di Zandobbio è racchiuso in un quadrato i cui angoli sono rappresentati da quattro allegorie dei venti, soffianti, a simboleggiare il trascorrere e la caducità del tempo.
In asse e sotto l'orologio si apre una nicchia da cui fuoriesce la statua bronzea dell'Italia Vittoriosa che regge con la destra la Vittoria e tiene nella sinistra la spada in posizione di riposo. Il gruppo si appoggia su un'ampia mensola dedicatoria immediatamente sopra un finestrone in marmo policromo formando un complesso statuario di grande effetto visivo.
Nella lunetta del finestrone due putti reggono lo stemma di Bergamo mentre i due bassorilievi dell'ammiraglio Paolo Thaon de Revel e del Generale Armando Diaz sovrastano la scena.
Nel finestrone si apre un balconcino che poggia sulle allegorie della armi combattenti, mente al di sotto una grande lapide riporta il proclama della vittoria del generale Diaz.
Il complesso esterno è di grande efficacia espressiva e simbolica; l'interno che si sviluppa su cinque piani espone alle pareti del primo i nomi dei caduti incisi in oro su marmo nero e nei piani superiori dei pannelli che illustrano lo sviluppo della città.
MUSSOLINI DOPO L' INAUGURAZIONE DELLA TORRE ACCLAMATO DALLA POPOLAZIONE BERGAMASCA
INTERNO DELLA TORRE DEI CADUTI
Nel centro del sacrario
della Prima guerra mondiale al primo piano della Torre, è posto il busto di
Antonio Locatelli, eseguito dallo scultore Giovanni Avogadro, acquistato dal
Comune di Bergamo nel 1936
AUTORITA' SUL PALCO DURANTE LA SFILATA DELLA MILIZIA 23 MAGGIO 1924 A. II E.F.
L'Eco di Bergamo sulla cittadinanza onoraria a Benito Mussolini
MAGGIO LA CASA DEI COMBATTENTI IN VIA TORQUATO TASSO
1924 A. II E. F. LA COLONIA ELIOTERAPICA AL POLARESCO
BORGO SANTA CATERINA PARTENZA DEI PULLMAN
PER I BAGNI DI SOLE
1940 - IL PREFETTO E IL FEDERALE VISITANO LA COLONIA 1924 A. II E. F. IL DISCORSO DI MUSSOLINI AI LAVORATORI DELLA DALMINE
1925 A. III E.F.
1 NOVEMBRE 1925 INAUGURAZIONE MONUMENTO AI "LUPI DI TOSCANA"
1925 A. III E.F.
Via Broseta il tram della la linea numero 8 fu inaugurata nel 1925:
partiva da via Gallicciolli, arrivava in piazza Pontida e proseguiva verso
Loreto, quindi Longuelo, Curno e, passando sotto al ferrovia Bergamo-Lecco,
l’arrivo al capolinea Ponte San Pietro 1925 A. III E. F.
LA SEDE DELLA BANCA D' ITALIA 1925-15 MAGGIO A. III E. F. La Voce di Bergamo IL NUOVO CENTRO CITTADINO
1925 A. III E. F. VIENE INAUGURATO IN
VIA COGHETTI IL DEPOSITO DEI MEZZI DELL’AZIENDA MUNICIPALIZZATA DELLA
CAPACITA’ DI 100 VETTURE
1925 A. III E. F. - LA SOCIETA' ELETTRICA
1925 A. III E. F. - PIAZZA VITTORIO VENETO 21 APRILE FESTA DEL LAVORO
1925 A. III E. F.
Il Re Vittorio Emanuele Sul Balcone Della Camera Di Commercio
“LA VOCE DI BERGAMO” 10 GIUGNO 1925
I MARTIRI FASCISTI DAL GIUGNO 1924 AL GIUGNO 1925 : NELL’ ELENCO VI
SONO RIPORTASTI I CADUTI BERGAMASCHI : NAVA VIRGILIO, POMA DOMENICO, POLI
PIETRO, BENEDETTI GIULIO
1926 SETTEMBRE A. IV E. F. LA MOSTRA PER LA BATTAGLIA DEL GRANO
1926 MARZO CONSEGNA DEL LABARO
DELLA PRIMA COORTE DELL'AVANGUARDIA GIOVANILE
1926 MARZO - LA SFILATA PER LA COMMEMORAZIONE DEI FASCI A BERGAMO
1926 NOVEMBRE - MANIFESTAZIONE IN PIAZZA DANTE
DOPO L'ATTENTATO A MUSSOLINI
1926 28 OTTOBRE - CELEBRAZIONE DELLA MARCIA SU ROMA
ADUNATA 28 OTTOBRE 1926
CELEBRAZIONE DELLA MARCIA SU ROMA
1926 DICEMBRE - GARA DI CALCIO TRA LE SQUADRE
DI BERGAMO E DI FIUME - SALUTO DEL SINDACO CAPUANI
1926 A. IV E. F. IL NUOVO TRIBUNALE DI BERGAMO
1927 A. V E.F.
IN CITTA’ NEL 1927 PER ACQUISTARE 1 KG. DI CARNE DI MANZO, 1 KG. DI
ZUCCHERO, 1 KG. DI RISO, 1 KG. DI PASTA, 1 KG. DI FARINA, 1 KG. DI PANE, 1 PANE
DI BURRO, 1 LITRO DI LATTE E UNO DI OLIO OCCORREVANO 54 LIRE
1927 A. V E.F LA BANCA NAZIONALE DI CREDITO
1927 A. V E.F. IL TEATRO ELEONORA DUSE
TEATRO DUSE - CERIMONIA MILITARE
1932 Manifestazione Olimpionica Al Teatro Duse
manifesto pubblicitario
PROGETTATO DALL' ING. STEFANO ZANCHI, CONTENEVA FINO A 3.000 PERSONE CON 600 POSTI IN PLATEA. L'INAUGURAZIONE AVVENNE IL 24 DICEMBRE 1927 CON LA "FIGLIA DI IORIO" DI GABRIELE D'ANNUNZIO E PROVA ASPRE CRITICHE DAL GIORNALE CATTOLICO "L'ECO DI BERGAMO" CHE NON GRADISCE LA DATA SCELTA. IL DUSE ERA IL SECONDO TEATRO DI BERGAMO, DOPO IL DONIZETTI, PER LE SUE DIMENSIONI, 18 METRI DI LARGHEZZA, 25 DI PROFONDITA' E 26 DI ALTEZZA; ERA IN GRADO DI OSPITARE QUALSIASI SPETTACOLO. ENRICO RASTELLI, IL FAMOSO GIOCOLIERE, VI TENNE IL SUO ULTIMO SPETTACOLO IL 6 DICEMBRE 1931. FU DEMOLITO NEGLI ANNI 70.
1940 RIUNIONE FASCISTA AL TEATRO DUSE
1 MAGGIO 1927 A. V E.F.
ALLA PRESENZA DI CIANO E AUGUSTO TURATI VIENE POSTA LA PRIMA PIETRA DEL NUOVO OSPEDALE
1927 A. V E.F. AUTOVIA MILANO BERGAMO "LA DIRETTISSIMA"
COSTRUZIONE PONTE SUL FIUME ADDA
L’ autovia Milano-Bergamo chiamata anche direttissima, pone fine all’
isolamento di Bergamo. Viene ritenuta “
una strada per tutti e non solo per i signori “.
“l’ Eco di Bergamo” prevede il
transito giornaliero di 500 autoveicoli con un incasso di ottomila lire.
Il 1 Dicembre 1924 iniziano i lavori alla presenza di tre ministri.
Alle “Canovine” viene benedetto un cippo. I promotori dell’ opera sono: Giacomo
Suardo, capo del fascismo orobico, Piero
Puricelli, l’ Ing. Cesati e Paolo Bonomi, presidente del Comitato Autovia. E’
il secondo tratto d’ autostrada italiano. Il primo per lunghezza: 48 Km di lunghezza, 20 mesi per
realizzarlo, duemila operai utilizzati, dodici imprese, 1.100.000 metri cubi di
terra sbancati, la costruzione di due ponti sui fiumi Brembo e Adda, 69 attraversamenti stradali.
Ha una larghezza che non supera i dieci metri, asfaltata e levigata, ha una sola corsia, c’ è l’ obbligo di tenere la destra, vietato fermarsi, .
Chi viene trovato senza biglietto deve pagare una multa di 500 lire; una multa
da 500 a 1.000 lire è prevista per eccesso di velocità
L’ inaugurazione avvenuta il 24 Settembre 1927, avviene con il viaggio
in automobile di alcuni giornalisti.
Il giorno dopo inizia il servizio di pullman “autostradale”. Parte da
Portauova e arriva in Piazza Castello a Milano. Nel 1928, Mussolini nomina
Giacomo Suardo commissario governativo per le autostrade.
SULL' AUTOSTRADA ENTRA IN FUNZIONE UN SERVIZIO
CELERE DI TRASPORTO EFFETTUATO DA CAMION
ANNI 30 TARIFFE AUTOSTRADA BERGAMO-MILANO 1927 A. V E.F.
Gli scavi per la costruzione del teatro Duse 1927 A. V E.F.
LA CENTRALE TERMOELETTRICA DI VIA DASTE E SPALENGA
1927 A. V E.F. LA DEMOLIZIONE DELL' OSPEDALE SAN MARCO
1927 A. V E.F. INAUGURAZIONE DEL MUSEO DELLE RIMEMBRANZE
1927 APRILE - CELEBRAZIONE DEL NATALE DI ROMA ALLA TORRE DEI CADUTI
1927 NOVEMBRE - INAUGURAZIONE DELL'AUTOSTRADA PARLA SUARDO
1928 A. V E.F.
CERIMONIA IN PIAZZA VITTORIO VENETO
1928 A. VI E. F.
LE FORZE SINDACALI FASCISTE NELLA PROVINCIA DI BERGAMO
1928 A. VI E. F. PIAZZA PONTIDA
Elezione Del Duca Di Piazza Pontida CAMPO DI MARTE
FINO AL 1914 I BERGAMASCHI AVEVANO GIOCATO LE PARTITE AMICHEVOLI NEL
CAMPO DI MARTE UN TERRENO SITUATO TRA LE VIE SUARDI E F.LLI CAIROLI, DOVE LE
PORTE DI LEGNO VENIVANO MONTATE E SMONTATE OGNI PARTITA
IL CAMPO DELLA CLEMENTINA (STADIUM ATALANTA) SU QUESTO CAMPO LA SQUADRA NERAZZURRA GIOCO’ PER NOVE ANNI DAL 1919 AL 1228 ANNO DELL’ INAUGURAZIONE DEL “BRUMANA”
1928 A. VI E. F. INAUGURAZIONE DEL NUOVO STADIO
Lo stadio viene ufficialmente inaugurato il 1 Novembre 1928 e prende il nome da Mario Brumana, martire fascista originario della Valle Imagna caduto a Gallarate, nel varesotto, durante i moti che precedettero l’avvento del fascismo.
La struttura venne inaugurata per ben due volte;
la prima, in forma di prova generale, il 1 novembre, in occasione della partita tra Atalanta e Triestina. È la prima partita giocata nel nuovo stadio che vede l'Atalanta trionfare sulla squadra ospite per quattro reti a una. La seconda inaugurazione avviene con tutti i crismi dell'ufficialità, il 23 dicembre; alla presenza di numerose autorità e di un foltissimo pubblico, l'Atalanta batte la Dominante di Genova per 2-0 (reti di Giannelli e di Perani II su rigore). Il complesso sorgeva, e sorge tuttora, su di un'area di circa 35.000 mq. L'area comprendeva un'area da gioco per il calcio e per il rugby di m 70x120 contornato da una pista in cenere per l'atletica larga m 4,30. Lungo i lati maggiori sorsero le due tribune: a est la tribuna scoperta , a ovest la tribuna coperta tramite una soluzione d'avanguardia che verrà citata ad esempio nei manuali di tecnica delle costruzioni. Nell'area ora occupata dalla curva Pisani sorsero dei campi da tennis mentre dall'altra parte sorse la piscina, con moderno impianto di depurazione, spogliatoi, cabine e bar ristorante. La capienza delle tribune era di 12.000 posti che in casi eccezionali potevano aumentare notevolmente. "Le linee architettoniche, scrive l'ing. Zanchi, inquadrano l'opera ardita facendone una delle più belle fra quelle costruite fin ora in Italia."
23 DICEMBRE-1928 Turati
inaugura il campo polisportivo
Atalanta - La Dominante 2-0
23 DICEMBRE 1928 LA PARTITA D' INAUGURAZIONE
ATALANTA-DOMINANTE GENOVA
1928- LA SQUADRA DELL' ATALANTA I CAMPIONATI DELLL' ATALANTA
I primi allenamenti e le prime
partite dell’Atalanta furono improvvisate al Campo di Marte, tra le attuali via
Suardi e via Fratelli Cairoli, dove le porte in legno venivano collocate e
smontate ogni volta. Nel 1913 viene inaugurato
un nuovo campo da calcio via Maglio del Lotto, sotto la scarpata della
ferrovia. Nel 1921, con la ripresa della attività sportiva dopo la Grande
Guerra, l’Atalanta si trasferì presso il campo della Clementina di fronte al
manicomio, lungo la strada che conduce a Seriate.
1921-22 PARTITE 6
PUNTI 6
I gironi eliminatori del
campionato 1921/1922 (l’ anno della scissione del calcio italiano che si divise
in due tronconi della Federazione Italiana Giuoco Calcio, ricostruita dalla
Lega Internazionale, alla quale l’ Atalanta aderì e dalla Confederazione
Italiana Calcistica erano composti di sole quattro squadre, tra cui la
Trevigliese allora assai più carica di
gloria dell’ Atalanta, l’ Atalanta si classificò al 2° posto
1922-23 PARTITE 14
PUNTI 20
1^ del girone
UNA FORMAZIONE DEL 1922
1923-24 PARTITE 12 PUNTI
16
Una delle varie sconfitte
subite in casa contro il Saronno per 1 a 0 sollevò alla Clementina sollevò
contro l’ arbitro una dura protesta che sulla strada del ritorno tra Treviglio
e Caravaggio subì un’ aggressione a suon di pugni
1924-25 PARTITE 18
PUNTI
Passato alla storia come il
campionato dei pareggi, la squadra a fine campionato si trovò all’ ultimo posto
con la Canottieri Lecco e la Trevigliese. Il torneo di qualificazione, disputato su campi
neutri portò alla retrocessione della
Trevigliese. L’ atalanta rimase quindi in 1^ divisione
1925-26 PARTITE 20
PUNTI 25
Allenata da Cesare Lovati, si classificò al 4^ posto del
campionato
1926/1927 PARTITE 18
PUNTI 26
Il Cav. Enrico Luchsimger
cedeva la presidenza dell’ Atalanta all’ Avv. Gambirasi e vice presidente era
nominato Pietro Capoferri che già pensava di realizzare un grande campo
sportivo perché la Clementina era diventata ormai piccola! Riconfermato
allenatore Cesare Lovati. L’ atalanta era stata assegnata al girone
lombardo/veneto. Memorabile la batosta subita a Fiume per 7 a 1
1927-28 PARTITE 18
PUNTI 30
Campione d’ Italia della 1^ divisione
con conseguente promozione
Venne assunto per la prima volta
un massaggiatore patentato : Leone Sala. A seguire e sostenere la squadra vi era la “ Crociata” un gruppo di
super tifosi guidati da Bruno Anzalone.
LA SQUADRA CAMPIONE D'ITALIA NELLA STAGIONE 1927/28
1928-29 PARTITE 30
PUNTI 20
Pietro Capoferri riusciva a far iniziava la costruzione del
nuovo stadio di Bergamo che venne inaugurato il 23 dicembre con l’ incontro con
la Dominante, finito 2 a 0 alla presenza del Segretario del P.N.F. Augusto
Turati
1929-30 PARTITE 34
PUNTI 37 Girone di 18 squadre, allenatore Aldo Cevenini
NEL 1929 ESORDISCE IL PRIMO "NAZIONALE" BERGAMASCO
1930-31 PARTITE 34
PUNTI 41
Il nuovo Presidente è il Cav.
Antonio Pesenti. Formazione : Ceresoli,
Cornolti III, Bettoni, Casati, Tentorio, Volta, Benedetti, Panseri,
Lodi, Sanero , Barisone
1931/1932 PARTITE 34
PUNTI 39
Antonio Pesenti lascia la
presidenza, con la sua partenza si apre il periodo più nero della vita
atalantina, quale Presidente subentra il Rag. Piero Ghezzi. Sul finire della
stagione ritorna come allenatore Imre Payer .
La squadra retrocede, ma a
mettere a posto le cose ci pensa la Federazione con l’ istituzione di due
gironi di serie B, per i quali l’ Atalanta venne ripescata
1933-34 PARTITE 24
PUNTI 26
L’ Atalanta si classificò al
5°posto, allenata da Matttea, dietro le quinte già lavorava Fulvio Ciatto ed il
risultato della sua opera si farà sentire con il passare degli anni
1934-35 PARTITE 28
PUNTI 30
Viene riconfermato l’
allenatore Mattea, uno dei primi diplomati della Scuola Allenatori Federale
1935-36 PARTITE 34
PUNTI 32
Allenatore Imre Payer, la
squadra raggiunge a stento una posizione di centro classifica. Si mettono però
in mostra giocatori come Cominelli,
Salvi e Schiavi.
All’ atalanta viene assegnata
la Coppa Anonima Infortuni , per la maggior disciplina dei sui giocatori
1936-37 PARTITE 30
PUNTI 39
Classificata seconda dietro il
Livorno viene promossa in seri A
la squadra promossa In Serie A
1937-38 PARTITE 30
PUNTI 16
L’ entusiasmo iniziale degli
sportivi bergamaschi per della
promozione fece giocare il 31 ottobre 1937 la partita internazionale fra le
squadre dell’ Italia e della Svizzera vinta dagli azzurri per 4 a 1. Per l’
Italia giocò l’ alzanese e atalantino Bonomi. Alla fine del campionato fu però
retrocessa
1938-39 PARTITE 34
PUNTI 43
Fu un campionato
movimentatissimo con due invasioni di campo . L’ Atalanta battendo la Fiorentina a Firenze per 3 a 0 sollevò enorme
scalpore
1939-40 PARTITE 34
PUNTI 47
Presidente il Cav. Nardo
Bertoncini , con l’ allenatore Ivo Fiorentini
raggiuse la conquista della seri A
1940-41 PARTITE 30 6
POSTO
Riconfermato allenatore Ivo
Fiorenti raggiuse il 6° in classifica
1941-42 PARTITE 30
PUNTI 24
Allenatore Giovanni NeKadoma,
Cominelli , uno dei giocatori migliori che l’ Atalanta abbia mai avuto, venne
ceduto all’ Ambrosiana e la squadra si
salvò per un pelo dalla retrocessione
1942-43 PARTITE 30
PUNTI 28
La squadra si classificò al 9°
posto battendo anche il grande Torino per 1 a 0
1943-44
In piena guerra non viene
disputato il campionato
1932 STADIO BRUMANA
1928 A.VI E. F. I MAGAZZINI GENERALI DI VIA ROVELLI
1928 A.VI E. F. I LAVORI ROCCA DI CITTA' ALTA
1929 A. VII E.F. CASE I.N.C.I.S. IN VIA MAZZINI
ISTITUTO NAZIONALE PER LE CASE DEGLI IMPIEGATI DELLO STATO (1930 - 1933)
L'Istituto Nazionale per le Case degli Impiegati dello Stato si costituì nel 1924 con lo scopo di fornire ai suddetti impiegati alloggi a condizioni favorevoli nelle città, in cui più acuta si sentiva la crisi edilizia. Gli edifici I.N.C.I.S. dovevano possedere i requisiti delle case popolari ed economiche ed essere costruiti a sistema intensivo, in modo da assicurare la maggior economia di spesa ricavando il massimo numero di alloggi nello spazio disponibile. La soluzione architettonica appare perciò come compromesso tra il villino e il fabbricato intensivo, secondo modelli sperimentati precedentemente dall'Istituto Case Popolari di Roma.
1929 A. VII E.F. LA VASCA DI NUOTO
1929 A. VII E. F. - CENTRO BERGAMO
RAGAZZI IN PARTENZA PER LA COLONIA ELIOTERAPICA
1929 A. VII E.F
GLI UFFICI COMUNALI DI BERGAMO
1929 21 APRILE - L'ON. CAPOFERRI PARLA IN PIAZZA DANTE
1929 APRILE - IL NUOVO SEGRETARIO FEDERALE
LUIGI CRISTINI PRESTA GIURAMENTO
1929 LUGLIO - TORRE DEI CADUTI PARLA ASSUERO GRAVELLI
1929 - PIAZZA DANTE PARLA L'ON. CAPOFERRI
1929 A. VII E. F. I CAMPI DA TENNIS DIETRO LA CURVA NORD DELLO STADIO
1929 A. VII E.F. " CASA LAURO"
LA "CASA LAURO" IN VIA STATUTO, NEL QUARTIERE DI SANTA LUCIA, E' UNA STRUTTURA DESTINATA ALL'ASSISTENZA DEI BAMBINI. OSPITA FINO ALL' ETA' DI TRE ANNI I BAMBINI NON NUTRITI AL SENO MATERNO. 1929 A. VII E.F. "CRESPI D' ADDA"
Nel 1929 il villaggio di Crespi
d’Adda diventa «Tessilia», citando il
nome del bollettino aziendale divenuto poi testata ufficiale del fascio
bergamasco. Viene rinnovato il quartiere
operaio. I servizi igienici vengono inseriti nei villini, si raschia all’esterno il
marcapiano decorativo in cotto. Le stesse impalcature montate per l’intervento
servono a ritinteggiare gli edifici, prima contraddistinti dal colore
paglierino di una calce igienizzante ormai screpolata.
1930 A. VIII E.F VARO DELL' INCROCIATORE "BARTOLOMEO COLLEONI"
LA BANDIERA DI GUERRA VENNE OFFERTA DAI BERGAMASCHI CON UNA SOTTOSCRIZIONE POPOLARE 1930 A. VIII E.F. IL CAMPO MARTE
PIAZZA BARONI - IL VECCHIO OSPEDALE "SAN MARCO"
1930 A. VIII E.F. IL NUOVO OSPEDALE "PRINCIPESSA DI PIEMONTE" L' INAUGURAZIONE
TOPONOMASTICA DI BERGAMO
DAL VOLUME DEL COMUNE DI BERGAMO
ELENCO DELLE VIE, PIAZZE, VIALI E VICOLI DELLA CITTA’ DI BERGAMO
ANNO 1938
RIPARTI
(EX COMUNI AGGREGATI)
COLOGNOLA AL PIANO :
SULLA STRADA PER TREVIGLIO A KM. 3 CIRCA DA PIAZZA VITTORIO VENETO
GRUMELLO DEL PIANO :
SULLA STRADA PER MILANO E MONZA A KM. 3 DA PIAZZA VITTORIO VENETO
REDONA : SULLA STRADA
PER LA VALLE SERIANA A KM. 2,5 DA PIAZZA VITTORIO VENETO
VALTESSE : SULLA STRADA
PER LE VALLI BREMBANA E IMAGNA A KM. 3 DA PIAZZA VITTORIO VENETO
FRAZIONI E BORGATE
BOCCALEONE : A SINISTRA
OLTREPASSANDO IL CAVALCAVIA SULLA FERROVIA DI BRESCIA
CAMPAGNOLA : SULLA
STRADA PER ORIO AL SERIO OLTRE LA MALPENSATA
CASTAGNETI : DALLA VIA
COLLE APERTO, PER LA VIA COSTANTINO BELTRAMI
FONTANA : DALLA VIA SAN
SEBASTIANO E DALLA VIA TORNI FINO ALL’ ESTREMITA’ DEL TERRITORIO DEL COMUNE
LONGUELO : OLTRE LA
BORGATA LORETO, SULLA STRADA PER LECCO
REDONA : OLTRE LA VIA SANTA
CATERINA E FINO A TORRE BOLDONE
SAN VIGILIO : DALLA VIA
SUDORNO, PER IL COLLE OMONIMO
VALVERDE : DA PORTA
GARIBALDI IN VIA G. MAIRONI DA PONTE – PRIMA A SINISTRA
VIE – LARGHI- PIAZZE
LARGO ADUA TRA PIAZZA
VITTORIO EMANUELE II E VIA LOCATELLI
PIAZZA DEL LITTORIO TRA VIALE
VITTORIO EMANUELE II E VIA LOCATELLI,
FRONTEGGIA IL PALAZZO DI GIUSTIZIA
PIAZZA REGINALDO GIULIANI TRA IL DUOMO E LA CHIESA DI S. MARIA MAGGIORE
PIAZZALE GHISLENI MARIO (M.O.)
ANTISTANTE LE NUOVE SCUOLO ELEMENTARI SISTEMATE NELL’ EX CONVENTO DI SAN
FRANCESCO (CITTA’ ALTA)
VIA ABATE SERGIO (M.O.)
IL PRIMO TRATTO DELLA VIA GIA’ SAN BERNARDINO DA PIAZZA PONTIDA FINO AL EX
PORTA SAN BERNARDINO
VIA ADIGRAT TRA VIALE VITTORIO EMANUELE II E VIA
LOCATELLI ALL’ ALTEZZA DI VIA VERDI E PIAZZA LITTORIO
VIA CARLO DELCROIX A
DESTRA DI VIA XXIII OTTOBRE ALLA VIIA GIAM MARIA SCOTTI
VIA DELLA MILIZIA DAL
PONTE DI BORGO S. CATERINA A
CONGIUNGERSI CON VIA PIGNOLO
VIA GAGLIANI FRANCESCO FRONTEGGIA
L’ INGRESSO PRINCIPALE DELLA CASERMA UMBERTO I°, SEDE DEL 78° REGG.
FANTERIA
VIA LITTORIO -RIPARTO GRUMELLO- COMPRENDE VIA CROCE PER STEZZANO E
PIAZZA LITTORIO
VIA LUSSARDI ALDO GIA’
BORFURO SECONDA A DESTRA DI PIAZZA VITT. EMANUELE TERMINA IN VIA SANT’
ALESSANDRO
VIA MARTIRI FASCISTI
DALLA VIA LOCATELLI A MONTE DELL’ INTENDENZA DI FINANZA ALLA VIA PRADELLO
VIA MICHELE BIANCHI -
RIPARTO GRUMELLO- GIA’ VIA PER GRUMELLO
VIA SALVATONI G. BATTISTA
IL TRATTO DELLA VIA CHE DALLA STRADA PROVINCIALE PER LECCO PORTA ALLE SCUOLE DI
LONGUELO
VIA SALVATONI GIOV. BATTISTA
(M.O) IL TRATTO CHE DALLA SCUOLA PROVINCIALE PER LECCO PORTA ALLE SCUOLE DI
LONGUELO
VIA XXIII MARZO LA VIA
PARALLELA A VIA BRIGATA LUPI
IMMEDIATAMENTE A MONTE DEL
FABBRICATO DEL VECCHIO OSPEDALE
VIA XXIII OTTOBRE DA VIA
TIRABOSCHI E SILVIO SPAVENTA ALLA VIA F.M. COLLEONI
VIALE DELL’ IMPERO DA PORTA S. AGOSTINO A PORTA SANT’ ALESSANDRO
E COLLE APERTO
VIA XVIII OTTOBRE (ORA VIA PAGLIA)
BERGAMO VIA MARTIRI FASCISTI (ORA VIA PARTIGIANI)
BERGAMO PIAZZA LITTORIO (ORA PIAZZA DELLA LIBERTA')
BERGAMO VIA ABBI ADDI (ORA VIA GALIMBERTI)
BERGAMO VIA XXI APRILE (ORA VIA CASSINA)
BERGAMO VIA XXIII MARZO (ORA VIA ZELASCO)
1930 A. VIII E.F.
VIA GUGLIELMO D' ALZANO
1930 A. VIII E.F.
LA CONCESSIONARIA FIAT DI BERGAMO IN VIA VERDI
1930 28 OTTOBRE - CELEBRAZIONE DELLA MARCIA SU ROMA
1930 MAGGIO - L'AMMASSAMENTO DELLE FORZE GIOVANILI
LA CRESCITA NUMERICA DEL FASCISMO IN PROVINCIA DI BERGAMO
BANCA BERGAMASCA DI
DEPOSITI E CONTI CORRENTI piazza Cavour 6
BANCA COMMERCIALE
ITALIANA piazza Cavour 9
BANCA COMMISSIONARIA
BERGAMAASCA via Roma
BANCA CONSORZIO
ECONOMICA DIOCESANO via Mazzini 4
BANCA INDUSTRIALE DI
BERGAMO piazza Dante
BANCA DEL MONTE DI
PIETA’ viale Vittorio Emanuele
BANCA MUTUA POPOLARE
DI BERGAMO viale Vittorio Emanuele
BANCA NAZIONALE DEL
LAVORO E DELLE COOPERAZIONI piazza Municipio
BANCA NAZIONALE DI
CREDITO Porta Nuova
BANCA PICCOLO CREDITO
BERGAMASCO viale Roma 1
BANCO AMBROSIANO via
Monte Grappa
BANCO CAMBIO SIBELLA
piazza Cavour 3
BANCO CAMBIO ZANCHI
piazza Cavour 7
BANCO SANT’ ALESSANDRO
piazza Municipio 9
CASSA LOMBARDA DI
DEPOSITI via XX Settembre 6
CASSA DI RISPARMIO
DELLE PROVINCE LOMBARDE via Masone 11
CREDITO ITALIANO
piazza Vittorio Veneto
ISTITUTO POPOLARE DI
CREDITO via XX Settembre 31
UNIONE BANCARIA
NAZIONALE c/o palazzo Camera di Commercio
CASERME
XIV LEGIONE DELLA
MILIZIA caserma Camozzi piazza Carrara
REAL CARABINIERI via
Masone
FORESTALE caserma
Camozzi via della Milizia
78° REGG: FANTERIA
(BRIGATA BERGAMO) caserma Umberto I° via San Giovanni
3° REGG. ARTIGLIERIA
DA MONTAGNA caserma Colleoni via Muraine
LE "CASE CHIUSE" IN CITTA'
LE PIU’ FAMOSE CASE CHIUSE IN
CITTA’ ERANO LA “VILLA DELLE ROSE” IN VIA VIVALDI, UNA LATERALE DI VIA BORGO
PALAZZO VICINO A L CIMITERO, IL “18” IN CITTA’ ALTA IN VIA SAN LORENZO DI FRONTE A PIAZZA MERCATO
DEL FIENO: si dice che dal comignolo il potenziale
cliente capiva lo "stato" della prostituta: se fumava, era impegnata, in caso contrario, era pronta a ricevere il cliente. IL” 75” IN VIA MORONI E LA
“2” IN VIA CARROZZAI. ALLA “VILLA DELLE ROSE” AI PERSONAGGI PIU’ IN VISTA DELLA
CITTA’ (ERANO MOLTI CHE LA FREQUENTAVANO) ERA RISERVATA UNA SALA D’ ATTESA VIETATA AL RESTO DEI CLIENTI, PASSAVANO UNO
ALLA VOLTA E SOLO LE PROSTITUTE E LA MAITRESSE POTEVANO VEDERLI, OSPITAVA IL
MEGLIO DELLA PIAZZA NULLA A CHE VEDERE CON LE PROSTITUTE DEL “18” IL BORDELLO PIU’ A BUON MERCATO,L’ INGRESSO ERA DI 10 LIRE, NE’ CON QUELLE DEL “75”, TANTO MENO DEL “2”
CHIUSO QUALCHE ANNO PRIMA.
ALLA VILLE DELLE ROSE C’ ERANO IL
MEGLIO DELLE DONNE CHE IL MERCATO POTESSE OFFRIRE. OGNI DUE SETTIMANE, IN OGNI
CASA, C’ ERA IL CAMBIO DELLA “QUINDICINA”
1931 A. IX E. F.
LE NUOVE SCUOLE ARMANDO DIAZ E DI VIA FRATELLI CALVI
1931 DICEMBRE - SFILATA DEI FASCI GIOVANILI
1931 MAGGIO - FUNERALI DEL FASCISTA TESTA ASSASSINATO IN BELGIO
DEMOLIZIONE DEL MONASTERO DI SANTA MARTA
LA COSTRUZIONE DI VIA CRISPI
1931 A. IX E. F. LICEO CLASSICO "SARPI"
CIPPO PORTA BANDIERA IN MEMORIA DI ANTONIO LOCATELLI 1931 A. IX E. F. IL NUOVO UFFICIO POSTALE DELLA CITTA'
30 OTTOBRE 1931 A. IX E. F. VIENE INAUGURATA
LA NUOVA SCUOLA ALLA CLEMENTINA
DICEMBRE 1931 A. IX E. F. INIZIANO GLI SCAVI
PER RIPORTARE ALLA LUCE I RESTI DELL' ANTICA CITTA'
FONDATA DAI ROMANI
1932 A. X E. F. LA CASA DELLA GIOVENTU' ITALIANA DEL LITTORIO (GIL)
INTITOLATA A SANDRO ITALICO MUSSOLINI
LA STAMPA 13 GIUGNO 1932 A. X E. F.
1932 28 OTTOBRE - IL FASCISMO BERGAMASCO PORTA LE CORONE
PER I CADUTI DI GUERRA E AI MARTIRI FASCISTI
1932 28 OTTOBRE - LA LETTURA DEL MESSAGGIO DEL DUCE
DALLA TORRE DEI CADUTI
1932 28 OTTOBRE - SQUADRISTI DELLA VIGILIA E LA -DISPERATA-
1932 FEBBRAIO - CERIMONIA IN ROCCA PER LA POSA
DI UN ALBERO IN RICORDO DI ARNALDO MUSSOLINI
1932 GIUGNO- CERIMONIA PER LA LEVA FASCISTA
1932 OTTOBRE - IL GAGLIARDETTO DEL FASCIO DI BERGAMO
LUGLIO 1932 A. X E. F.
SI COMPLETA LA FERROVIA DELLA VAL BREMBANA
1932 BERGAMO SETTEMBRE
LA GIORNATA DEL MIELE
27 OTTOBRE 1932 "LA VOCE DI BERGAMO"
28 OTTOBRE 1932 "LA VOCE DI BERGAMO"
31 OTTOBRE 1932 "LA VOCE DI BERGAMO"
1933 AGOSTO
- CELEBRAZIONE DEL NATALE DI ROMA IN VIALE ROMA
1933 DICEMBRE - INAUGURAZIONE DELL'ERMA AL POETA REGGERI DA STABELLO
1933 A.XI E.F. LAVATOIO PUBBLICO IN VIA MAIRONI DA PONTE
1933 A. XI E.F. IN ATTESA DI UN DISCORSO DI MUSSOLINI
1933 A. XI E.F. IL GASOMETRO
1933 A. XI E.F. SERIATE
VIENE INAUGURATA LA COLONIA ELIOTERAPICA
SOTTO L' AMMINISTRAZIONE DEL PODESTA' ENRICO FELLI
OGNI GIORNO VENIVA CAMBIATA L' ACQUA CON 50.000 LT.
OSPITAVA 250 MASCHI E 240 FEMMINE 19 APRILE 1933 "LA VOCE DI BERGAMO"
24 MARZO 1933 "LA VOCE DI BERGAMO"
1933 I NUOVI ISCRITTI AL P.N.F. DI BERGAMO DA "LA VOCE DI BERGAMO"
1934
MANIFESTAZIONE PER IL DECENNALE DELLA MILIZIA
DELLA FEDERAZIONE DEI FASCI DI COMBATTIMENTO DI BERGAMO
1934 XII E.F.
Lapide agli studenti caduti dell’Istituto Vittorio
Emanuele ll° di Bergamo
Il 20 Maggio 1934 fu
inaugurata, in forma solenne, alla presenza delle Autorità cittadine e
scolastiche la lapide in memoria degli studenti dell'Istituto "Vittorio
Emanuele ll" caduti nella prima guerra mondiale. L'elenco comprende gli
studenti delle Sezioni di Chimica industriale, di Tessitura ecc., oltre a
quelli della Sezione di Commercio e Ragioneria, in quanto queste sezioni
avevano sede presso l'istituto "Vittorio Emanuele Il". 60 sono i
Caduti in guerra ricordati: a 25 di loro è stata dedicata un'aula
dell'Istituto. La lapide riporta la data A.E.F. XII e il fascio littorio così come prescriveva il
regime fascista. Ciò induce a ritenere che la commemorazione dei Caduti volesse
con tutta evidenza, oltre che onorare i giovani morti in guerra (seppure 16
anni dopo la fine del conflitto), esaltare la patria.
1934 A XII E.F.
VIA CRISPI
1934 28 OTTOBRE - IL CORTEO SFILA PER LE VIE DEL CENTRO
1934 28 OTTOBRE POSA DELLALAPIDE SULLA CASA CHE FU IL PRIMO
COVO DEL FASCISMO BERGAMASCO
1934 GENNAIO - OMAGGIO AI CADUTI PER LA PATRIA
1934 OTTOBRE - DELEGAZIONE DEI FASCISTI BERGAMASCHI A PREDAPPIO
1934 SETTEMBRE - L'OMAGGIO AI CADUTI
DELLA GUERRA E DELLA RIVOLUZIONE
1934 A XII E.F. IL MONUMENTO AI FRATELLI CALVI
IL 4 NOVEMBRE SI INAUGURA IN CENTRO ALLA CITTA' IL MONUMENTO AI FRATELLI CALVI OPERA DELL' ARCH. PIZZIGONI. IL CIPPO RICORDA ATTILIO MORTO SULL'ADAMELLO NEL 1916, SANTINO CADUTO SULL' ORTIGARA NEL 1917, GIANNINO DECEDUTO NEL 1918 E NATALINO MORTO SULL'ADAMELLO NEL 1820.
AGOSTO 1934 A. XII E.F
INIZIA IL PIANO PER
IL RISANAMENTO DI CITTA' ALTA
3 OTTOBRE 1934 "LA VOCE DI BERGAMO"
1934 GIUGNO ROMA LA GUARDIA DALMINE
ALLA MOSTRA DELLA RIVOLUZIONE FASCISTA
1934 GIUGNO ROMA DIRIGENTI E MAESTRANZE DELLA DALMINE
PRIMA DI RECARSI DAL DUCE A PALAZZO VENEZIA
18 NOVEMBRE 1935 A. XIII E.F
RACCOLTA DELL' ORO DA DONARE ALLA PATRIA
1935 A. XIII E.F. - PARATA DEL CORPO PROVINCIALE DELLA CROCE ROSSA PER LE VIE DELLA CITTA'
17 MAGGIO 1935 A. XIII E.F - PIAZZA VITTORIO VENETO
GIURAMENTO DEI VOLONTARI BERGAMASCHI
E CONSEGNA DELLA BANDIERA
AI MILITI DELLA CXIV LEGIONE GARIBALDINA
IN PARTENZA PER L' ETIOPIA
COMANDANTE DELLA CXIV LEGIONE “GARIBALDINA” E’ ENRICO MORALI, “SENIORE
DELLA MILIZIA” . NATO IL 24 AGOSTO 1895, RAGIONIERE, HA COMBATTUTO LA PRIMA
GUERRA MONDIALE CON I LUPI DI TOSCANA. FONDATORE DEL FASCIO DI COMBATTIMENTO DI
BERGAMO,. SQUADRISTA DELLA PRIMA ORA, VENNE FERITO IL 28 OTTOBRE 1922 DURANTE
L’ OCCUPAZIONE DELLE POSTE DI BERGAMO, TENENTE COLONNELLO E INSIGNITO DELL’
ORDINE MILIARE SI SAVOIA.
1935 A. XIII E.F
CENTRO CITTA' PARATA PER LA FESTA DELLO STATUTO
1935 APRLE - CELEBRAZIONE FESTA DEL LAVORO
1935 DICEMBRE - ALLA TORRE DEI CADUTI VIENE
CONSEGNATO L'ORO PER LA PATRIA
1935 GENNAIO - CONSEGNA DEI PASCCHI PER LA FESTA DELLA BEFANA
1935 GENNAIO - PIAZZA VITTOIRIO VENETO SFILATA DI BALILLA
1935 GENNAIO - SFILA PER LE VIE DI BERGAMO LA MILIZIA
1935 GIUGNO -LA TRIBUNA CON LE AUTORITA
PER LA PRIMA COPPA CITTA' DI BERGAMO
1935 GIUGNO- PARTENZA PER AFRICA
1935 LUGLIO- SFILATA PER LA FESTA DELLO STATUTO
1935 OTTOBRE IL SEGRETARIO FEDERALE ANTONIO VALLI
PASSA IN RIVISTA LE GIOVANI CAMICA NERE
1935 A. XIII E.F
Commemorazione di Giuseppe Garibaldi
1935 A. XIII E.F
VIA DEI CELESTINI NEL QUARTIERE SANTA CATERINA,
“l’ OSPEDALE DEI CONTAGIOSI”
VIENE TRASFERITO
NELLA SEDE DEL NUOVO OSPEDALE
1935 A. XIII E.F
COSTRUZIONE DEL SECONDO LOTTO
DELL' ISTITUTO VITTORIO EMANUELE
LO STABILIMENTO DI VIA CONVENTINO TRASFORMATO
IN SEDE DELL' ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE
1936 A. XIV E.F. NEL CENTRO DI BERGAMO
SUI PROPILEI DI PORTA NUOVA
VI ERANO INCISI I MOTTI MUSSOLINIANI
"IL PASSATO E’ GIA’
DIETRO LE SPALLE. L’ AVVENIRE E’ NOSTRO"
"DISCIPLINA, CONCORDI
E LAVORO PER LA RICOSTRUZIONE DELLA PATRIA"
1936 30 MAGGIO
BERGAMO CONTRO LE SANZIONI
1936 A. XIV E.F.
LA CITTA’ DI BERGAMO CONTRO LE SANZIONI
1936 A. XIV E.F SFILANO PER LA CITTA' I CARRI
CON LA RACCOLTA DEL FERRO DA DONARE ALLA PATRIA
1936 A. XIV E.F. "IL PALAZZO DEGLI STUDI"
ISTITUTO TECNICO VITT. EMANUELE E LICEO LUSSANA
1936 A. XIV E.F. LA STAZIONE DELLE AUTOVIE
La superficie della stazione è di 4.000
mq. Il costo dell'opera, interamente a
carico del Comune di Bergamo, è di lire 148.000
13 APRILE 1936 A. XIV E.F. MUORE IL VESCOVO DI BERGAMO LUIGI MARIA MARELLI IL SUO SUCCESSORE E' MONSIGNOR ADRIANO BERNAREGGI
I SOLENNI FUNERALI 9 MAGGIO 1936 ORE 22,30
BERGAMASCHI IN PIAZZA VITTORIO
VENETO PER ASCOLTARE LE PAROLE DI MUSSOLINI, PRONUNCIATE A ROMA, DAL BALCONE DI
PALAZZO VENEZIA, CHE ANNUNCIA : “ L’ ITALIA HA FINALMENTE IL SUO IMPERO”.
LA “RIVISTA DI BERGAMO” SCRIVE : “LA FOLLA DELIRANTE DI ENTUSIASMO
RADUNATA IN PIAZZA VITTORIO VENETO ASCOLTA IL DISCORSO DEL DUCE. MIGLIAIA E
MIGLIAIA DI PERSONE, GREMISCONO LA VASTA PIAZZA CHE E’ STATA INSUFFICIENTE A
CONTENERE TANTA MOLTITUDINE DI FOLLA”. PRECEDENTEMENTE IL GIORNO CINQUE ERA
STATA ORGANIZZATA UNA OCEANICA MANIFESTAZIONE PER ASCOLTARE IL MESSAGGIO
RADIOFONICO DI MUSSOLINI CHE ANNUNCIAVA SOLENNEMENTE “VITTORIA E PACE” IN
A.O.I.
MAGGIO 1936 A. XIV E.F.
SFILANO PER LA CITTA' I LEGIONARI DI RITORNO DALL' ETIOPIA
1936 A. XIV E.F.
GROPPINO - INAUGURAZIONE DEL SANATORIO INTITOLATO ALLA MEMORIA DELLA M.O. ANTONIO LOCATELLI 1936 A. XIV E.F.
SFILATA PER LE VIE DEL CENTRO CITTA'
1936 4 NOVEMBRE - LE AUTORITA' LASCIANO IL CIMITERO
DOVE SI E' SVOLTA LA FUNZIONE RELIGIOSA
1936 23 MARZO - LA CELEBRAZIONE AL TEATRO NUOVO
1936 23 MARZO - LE CELEBRAZIONI
1936 - 28 OTTOTRE
1936 4 NOVEMBRE
1936 DICEMBRE
LE TRIONFALI ACCOGLIENZE AI REDUCI DELLA "GARIBALDINA"
1936 FEBBRAIO
IL TREDICESIMO ANNUALE DELLA MILIZIA A BERGAMO
1936 GENNAIO- LA GIORNATA DELLA FEDE
1936 MARZO - L'OFFERTA DEL FERRO ALLA PATRIA A BERGAMO
1936 NOVEMBRE - INAUGURAZIONE DEL BUSTO
DEL DUCE A PALAZZO DI GIUSTIZIA
1936 OTTOBRE CONSEGNA DELLE TESSERE DELLA A.N.C.
ALLA MEMORIA AI CONGIUNTI DEI CADUTI IN AFRICA ORIENTALE
1936 LA FIAMMA DELLA "DISPERATA"
1937 A. XV E. F. IL MONUMENTO ALLA RIVOLUZIONE FASCISTA
DISTRUTTO NEL 1943
QUOTIDIANO BERGAMO FASCISTA DEL 28 OTTOBRE XVII E.F.
L'ultimo monumento della Bergamo fascista fu demolito all'indomani della seconda guerra mondiale. Il giorno 28 Ottobre 1939 (anniversario della marcia su Roma) viene inaugurato il "monumento ai martiri della rivoluzione fascista". L'opera sorge nella piazza davanti al municipio di Bergamo. Consta di un podio di due stele. Il podio reca un lungo bassorilievo suddiviso in quattro parti. la prima narra l'intervento e la guerra 15-18; la seconda la fondazione dei fasci e il discorso di Dalmine di Mussolini del 19 Marzo 1919;la terza celebra la vittoria dello squadrismo e la marcia su Roma; la quarta la conquista dell'impero e il trionfo della civiltà fascista. La stele a lato del podio porta incisa una delle più significative frasi del discorso di Mussolini della fondazione dell'impero. L' opera realizzata in marmo su progetto dell'architetto Alziro Bergonzo. Le sculture sono eseguite da Leone lodi.
LE FORZE FASCISTE SFILANO DAVANTI AL MONUMENTO
1937 GENNAIO- LA BEFANA FASCISTA
1937 GIUGNO IL CAMBIO DELLA GUARDIA ALLA FEDERAZIONE FASCISTA
1937 GIUGNO ADUNATA IN PIAZZA VITTORIO VENETO
1937 L'ADUNATA DEL 9 MAGGIO
1937 GIUGNO
1937 OTTOBRE GERARCHI BERGAMASCHI ALL'ADUNATA DI ROMA
1937 SETEMBRE IL FEDERALE DI BERGAMO IN VISITA
ALLA CASA NATALE DEL DUCE
1937 SETTEMBRE IL DOPO LAVORO PROVINVCIALE
1938 A. XVI E.F IL DISTRETTO MILITARE DI SANT’ AGOSTINO
1938 A. XVI E.F
LE CASE POPOLARI DI VIA CARNOVALI
LE CASE POPOLARE DEL QUARTIERE LORETO
LE CASE POPOLARE DI VIA CARNOVALI
1938 A. XVI E.F. “CASA SAN MARCO”
PROGETTATA DALL’ ARCH. DANTE FANTONI, SULL’ AREA
DELL’ ANTICO OSPEDALE SAN MARCO (ORA VIA ZELASCO)
1938 A. XVI E.F.
LA PRIMA STAZIONE DI SERVIZIO IN VIA BASCHENIS 1938 A. XVI E.F.
Diga del Lago Colombo a Branzi in Val Brembana
1938 A. XVI E.F. PRESOLANA
la prima slittovia delle Orobie
Il primo del genere per la provincia di
Bergamo e terzo a livello nazionale
1938 1 FEBBRAIO - CELEBRAZIONE IN PIAZZA V
ITTORIO VENETO DEL XV ANNUALE DELLA MILIZIA
1938 28 OTTOBRE BERGAMO ACCOGLIE
IL RITORNO DEI LEGIONARI DALLA SPAGNA
1938 DICEMBRE IL MINISTRO DELL'EDUCAZIONE NAZIONALE
GIUSEPPE BOTTAI A BERGAMO
1938 - CELEBRAZIONE DEL XVI ANNUALE DELLA MARCIA SU ROMA
1938 OTTOBRE
GIOVANI FASCISTI BERGAMASCHI IN VISITA AL VITTORIALE
1939 A. XVII E.F. BERGAMO QUARTIERE DI REDONA
STABILIMENTO E VILLAGGIO OPERAIO FESTA RASINI
COSTITUITA NEL 1889 DAL MILANESE CESARE RASINI E DAL TRENTINO GIOVANNI
FESTI, LA FESTI RASINI & C. AVEVA AFFIANCATO UN VILLAGGIO OPERAIO. ARRIVO’
ALLA FINE DEGLI ANNI 40 AD OCCUPARE 1.400 PERSONE
1939 A. XVII E. F. GLI UFFICI STATALI
1939 A. XVII E. F. RIFACIMENTO DELLA STAZIONE
INTERNO DEL TEATRO "MINERVA" DEL DOPOLAVORO FERROVIARIO CHE SI TROVAVA NEI PRESSI DELLA STAZIONE FERROVIARIA
1939 A. XVII E. F. LA FONTANA "ZUCCHERIERA"
L'esterno, in marmo di Zandobbio, è decorato da
bassorilievi con figurazioni mitologiche, pregevole opera dello scultore Leone
Lodi, e tra questi emergono le bocche di emissione dell'acqua
9 SETTEMBRE 1939 A. XVII E. F. PIAZZA VECCHIA
IL MINISTRO DELLA CULTURA POPOLARE GIUSEPPE BOTTAI
INAUGURA IL I° PREMIO BERGAMO
LUGLIO 1939A. XVII E. F.
ESPERIMENTO DI PROTEZIONE ANTIAEREA A PORTA NUOVA
1939 GENNAIO LA BEFANA FASCISTA
1939 GIUGNO CONCORSO PER LA INTERPRETAZIONE
ARTISTICA DI BEGAMO ANTICA
1939 GIUGNO CONCORSO PER LA INTERPRETAZIONE
ARTISTICA DI BEGAMO ANTICA
1939 LUGLIO COMMEMORAZIONE DI ANTONIO LOCATELLI COMMEMORATO
DA ALFREDO DE MARSICO NEL TERZO ANNIVERSARIO DELLA MORTE
1939 MAGGIO SFILANO I BALILLA NEL CENTRO DELLA CITTA'
1939 MARZO LA VECCHIA GUARDIA DEL FASCISMO BERGAMASCO
ALL'ADUNATA SQUADRISTA DI ROMA
1939 MARZO ROMA OMAGGIO ALLA TOBA DEL MILITE IGNOTO
DEI FASCISTI UNIVERSITARI BERGAMASCHI
1940 A. XVIII E.F. VIA TORQUATO TASSO
LA SCUOLA INTITOLATA A ANTONIO LOCATELLI
1940 8 MARZO ORGANIZZATI DAI G.U.F.
AGONALI LOMBARDI DELLA CULTURA
1940 21 APRILE CELEBRAZIONE PER IL NATALE DI ROMA
1940 23 APRILE SI CELEBRA IN CITTA' IL XXI ANNUALE DEI FASCI
1940 9 MAGGIO CELEBRAZIONE DEL IV ANNUALE DELL'IMPERO
1940 GENNAIO CRESPI D'ADDA CORSO PER SEGRETARI POLITICI BERGAMASCHI
1940 A. XVIII E.F. LA CASA DEL FASCIO
SCRITTA ORA SEMINASCOSTA ALL’ INGRESSO DELLA CASA
DEL FASCIO
“FEDERAZIONE DEI
FASCI DI COMBATTIMENTO”
INGRESSO ED AFFRESCO
PITTORE ANTONIO GIUSEPPE SANTAGATA
PITTORE ANTONIO GIUSEPPE SANTAGATA
1940 A. XVIII E.F. INAUGURAZIONE DELLA CASA DEL FASCIO
LA STAMPA 2 MAGGIO 1940 A. XVIII E.F.
MANIFESTAZIONE ALLA CASA DEL FASCIO
LUNEDI' 10 GIUGNO 1940 ORE 18,10
BERGAMO PIAZZA
LITTORIO
LA POPOLAZIONE
ACCORRE IN MASSA
PER ASCOLTARE IL
DISCORSO DI MUSSOLINI
DELLA PROCLAMAZIONE DELL' ENTRATA IN GUERRA
1940 A. XVIII E. F. LA TORRE DEI VENTI
IN COSTRUZIONE
SU UNA DELLE FACCIATE SI LEGGE : "L'ITALIA FASCISTA È UN'IMMENSA
LEGIONE CHE MARCIA SOTTO I SIMBOLI DEL LITTORIO VERSO UN PIÙ GRANDE DOMANI, NESSUNO PUÒ FERMARLA NESSUNO LA FERMERÀ".
DAL DISCORSO PRONUNCIATO DA MUSSOLINI A ROMA IL 27 OTTOBRE 1930
Metope sulla Torre 1940 A. XVIII E.F. DALMINE
GAGLIARDETTI DELLA PROVINCIA DI BERGAMO DURANTE UNA CERIMONIA 1940 A. XVIII E.F. AIUOLE IN CENTRO A BERGAMO MIETITURA PER LA BATTAGLIA DEL GRANO
FINITO DI STAMPARE IL 22 MARZO 1940 XVIII
TIPOGRAFIA A. MARIANI BERGAMO
1941 A. XIX E.F. TEATRO DUSE
CONCORSO DELLA G.I.L. 1941 A. XIX E.F.
1941 A. XIX E.F.
CORSA CICLISTICA DAVANTI A PALAZZO FRIZZONI
1941 A. XIX E.F. SFILANO A PORTA NUOVA I SOLDATI CHE RITORNANO DALL' ALBANIA
IL NOME SULLO STRISCIONE E' DI UNA LOCALITA' CONQUISTATA DAGLI ITALIANI IN ALBANIA 17 GENNAIO 1941 A. XIX E. F. CHIESA DI SAN MARCO - VIA LOCATELLI LA TRADIZIONALE BENEDIZIONE DELLE MACCHINE E DEGLI ANIMALI
INIZIANO A GIRARE IN CITTA' MACCHINE ALIMENTATE A GAS 6 GENNAIO 1942 A. XX E. F. G.I.L. BERGAMO FEDERAZIONE DI BERGAMO
1942 LUGLIO
1942 OTTIBRE CELEBRAZIONE DEL VENTENNALE A BERGAMO
1944 28 MARZO IL SANSEPOLCRISTA GINO GALLARINI
PARLAAI LAVORATORI DELLA DALMINE
DICEMBRE 1942
1943 A. XXI E.F. BERGAMO LA RACCOLTA DELLA LANA PER LA PATRIA
1943 A. XXI E.F
1943 LE SQUADRE DI SERIE A PER IL TERZO CAMPIONATO DI GUERRA
1944 A. XXII E.F. I RIFUGI ANTIAEREI
RIFUGIO "GALLERIA CONCA D' ORO"
SCAVI DEL RIFUGIO NELLA CENTRALISSIMA PIAZZA DANTE
L’8 giugno 1940 la Direzione
Centrale della Protezione Antiaerea chiede al Comitato Provinciale di Bergamo
di avviare una ricognizione ufficiale di tutte «le cantine, scantinati,
seminterrati pubblici o privati esistenti nella città», per allestire luoghi di
protezione per la popolazione cittadina in caso di attacco aereo . Durante la
ricerca vengono individuati 44 locali sotterranei, 7 in Bergamo Alta e 37 in
Bergamo Bassa, che si valuta possano funzionare, se sistemati e riadattati a
tale scopo, come rifugi antiaerei.
Così, i ricoveri utilizzabili
all’11 novembre 1942 vengono suddivisi in questo modo: 39 rifugi pubblici, 13
rifugi scolastici e 48 rifugi anticrollo per gli uffici pubblici, per una
capienza totale di poco più di 20.000 persone. All’inizio dell’anno 1943, il
Comune approva il progetto di costruzione di 26 rifugi pubblici di tipo
tubolare (ne verranno costruiti solo 16). Intanto, vengono programmati anche
lavori di rafforzamento di alcune strutture sotterranee di Città Alta.
Rispetto ai progetti iniziali,
alcuni rifugi non verranno mai realizzati, per motivi strutturali o per il
costo eccessivo dell’opera. Altri, costruiti solo in parte, diventeranno poi
cantine ad uso domestico. Altri ancora, infine, saranno convertiti per utilizzi
privati e sono tutt’ora, se non facilmente visitabili, comunque integri.
In città furono progettati
diversi rifugi in galleria: la galleria di San Giacomo, la galleria Serbatoio
(o rifugio di porta S. Alessandro), la galleria di Santa Grata,
dell’Acquedotto, sotto il Parco della rimembranza (Rocca), quella di via Porta
Dipinta e di via San Lorenzo, le gallerie di S. Agostino e del Pozzo Bianco, le
gallerie di piazza Terzi, di via Garibaldi e del Comando Germanico, la galleria
della Conca d’Oro, di Collegamento e di via Locatelli.
Di tutte queste gallerie,
vennero realizzate solo quella di Santa Grata e quella che congiungeva il Parco
della Rimembranza a piazza Mercato del Fieno. La prima è lunga 29 metri, ha una
capienza di circa 300 persone.
I rifugi tubolari furono progettati
prevalentemente per Bergamo Bassa, per fornire alla cittadinanza un’ulteriore
protezione, in aggiunta a quella offerta dagli scantinati dei palazzi. I rifugi
tubolari erano costituiti da scavi cilindrici di due metri di diametro, spesso
posti a zig-zag, o con separazioni tra un cilindro e l’altro, per evitare che
gli effetti distruttivi delle bombe si propagassero in tutto il rifugio.
I progetti prevedevano la
costruzione di 43 rifugi, mentre ne furono costruiti solo 35. la maggior parte
dei rifugi fu smantellata dopo la guerra. Uno dei rifugi scampati alla
demolizione è il ricovero di via Serassi (sotto il parcheggio del cimitero),
costituito da due cilindri. Un altro rifugio sopravvissuto è quello di piazza
Mercato del Fieno.
In Bergamo Bassa vi è, appunto,
il rifugio di Piazza Dante, costituita da un salone circolare e da numerose
piccole stanze tutt’intorno. Il rifugio fu costruito nel 1944 e, mai utilizzato.
L'unica struttura militare
risalente al periodo bellico di cui si ha notizia al momento è un rifugio
realizzato nel 1944 per le forze germaniche. Era lungo circa 50m e disponeva di
due ingressi: uno nei pressi di viale Vittorio Emanuele II e il secondo
all'interno della galleria antiaerea civile di Sant'Alessandro.
I ricoveri antiaerei pubblici
ancora esistenti sono.:
'Ricovero di Santa Grata':
ricovero in galleria in località Città alta, con ingressi in vicolo Mura di
Santa Grata , anno di costruzione: 1944/45. Capienza: 300 persone.
'Ricovero dell'Acquedotto':
ricovero in galleria in località Città alta, con ingressi in via Boccola e via
Tre .
'Ricovero di piazza Terzi':
ricovero in galleria in località Città alta, con tre ingressi in piazza Terzi
.Capienza: 300 persone.
'Ricovero in piazza Mercato del Fieno' (o
'Ricovero AA. n19') con ingressi in piazza Mercato del Fieno. Capienza: 180
persone
'Ricovero di via San Lorenzo': ricovero in galleria,
con ingresso in via San Lorenzo. Anno di costruzione: 1945.
'Ricovero di Porta Dipinta':
con ingresso in via Porta Dipinta. Anno di costruzione: 1945;
'Ricovero del Parco delle
Rimembranze' (o 'Galleria della Rocca'): sotto il parco delle Rimembranze della
rocca, con ingressi nell'ex parco faunistico della Rocca e sotto l'asilo in
piazza Mercato del Fieno . Anno di costruzione: 1944/45. Capienza: 1.000
persone
'Ricovero di Sant'Agostino': con ingressi
previsti nelle adiacenze di viale Vittorio Emanuele II, sotto il baluardo di
San Michele. Capienza: 500 persone
'Galleria Conca d'Oro': con ingressi in viale
Vittorio Emanuele II e via F. Nullo
'Galleria di Sant'Alessandro' con ingressi
previsti in via Sant'Alessandro, nel rifugio-galleria 'Conca d'oro', nel
rifugio-galleria di via Garibaldi e nel rifugio militare del Comando Germanico
'Ricovero di via Garibaldi': con ingressi in via Garibaldi e vicolo San Carlo (Anno di
costruzione: 1944/45.
'Ricovero di via Locatelli': con ingressi
nelle adiacenze di viale Vittorio Emanuele II, dietro la fontana dedicata ad
Antonio Locatelli, e in località Valtesse, all'incirca sopra l'ex Campo
militare Utili
'Ricovero in piazza Dante' (o 'Ricovero
AA. n8'): con ingressi in piazza Dante Alighieri. Capienza: 180 persone
1933 A. XI E.F. ANTONIO LOCATELLI CON LA MADRE
BERGAMO 28 OTTOBRE 1932
Squadristi Bergamaschi
Seduto al centro della foto, Antonio Locatelli
1936 A. XIV E.F. I SOLENNI FUNERALI DI ANTONIO LOCATELLI
LA SERA DELL’ UNDICI LUGLIO 1936, IL SENATORE GIACOMO SUARDO, ALLA
PRESENZA DI UNA ENORME FOLLA , PRONUNCIO’ DAL BALCONE DELLA TORRE DEI CADUTI L’
ORAZIONE FUNEBRE. PARLO’ CON ACCORATE PAROLE DEI FATTI SALIENTI DELLA VITA DI
LOCATELLI E RICORDO’ LE SUE QUALITA’ DI SOLDATO E DI AVIATORE, DI ARTISTA,
SCRITTORE E AMMINISTRATORE DELLA CITTA’. ALLA FINE PRONUNCIO’ LE SEGUENTI
PAROLE : “ BERGAMO SILENZIOSA SOBRIA FERRIGNA, CHE SA RITROVARE NEI MOMENTI
SACRI DELLA PATRIA TUTTA LA CONCORDIA TUTTA LA FEDE TUTTA LA DECISIONE, HA
ESPRESSO SEMPRE FIN DAGLI ALBORI DEL RISORGIMENTO IL MEGLIO DI SE’ PER OFFRIRLO
IN OLOCAUSTO SULL’ ALTARE DELLA PATRIA IMMORTALE. FIERA E GELOSA DEL SUO
PASSATO, QUESTA NOSTRA TERRA ADORATA, ANCORA UNA VOLTA OFFRE AL DESTINO
IMPERIALE DELL’ ITALIA FASCISTA, QUELLO CHE HA DI PIU’ PURO DI PIU’ ALTO DI
PIU’ SIGNIFICATIVO. AD ANTONIO LOCATELLI, ACCIAIO BERGAMASCO SENZA SCORIE,
FANNO DEGNA CORONA I LEGIONARI, I SOLDATI GLI OPERAI CADUTI SULLA DURA E
VITTORIOSA VIA, VITTORIOSAMENTE PERCORSA”
UN QUOTIDIANO BERGAMASCO COSI’ DESCRIVE LA CERIMONIA: “ MIGLIAIA DI
PERSONE, SILENZIOSE E RACCOLTE, S’ ADUNARONO PER CELEBRARE IL BERGAMASCO
PREDILETTO. ASSAI RARAMENTE LA VASTA PIAZZA FU SUFFICIENTE A CONTENERE COME
QUELLA VOLTA, UNA SIMILE MOLTITUDINE DI FOLLA…..SILENZIOSA COME RA VENUTA LA
MOLTITUDINE SI ALLONTANO’ . MA IL SUO SPIRITO PER SEMPRE ALEGGERA’ NEL CUORE DI
TUTTI”
1938 A. XVI E.F
L' INGRESSO DEL LICEO SARPI
ALZABANDIERA DEDICATO
AD ANTONIO LOCATELLI
NEL R. LICEO GINNASIO DI BERGAMO
PARLA IL PRESIDE
PROF. GUIDO PARAZZOLI
IL MONUMENTO AD ANTONIO LOCATELLI
1956 INAUGURAZIONE MONUMENTO AD A. LOCATELLI
LA SORELLA ROSETTA CON IL MEDAGLIERE AL PETTO DEL FRATELLO
TRIPLICE MEDAGLIA D' ORO AL VALORE
TIPOGRAFIA “POPOLO D’
ITALIA” MILANO 1924
DAL LIBRO “ITALIA
NOVA” RACCOLTA FOTO-BIOGRAFICA
DEI
CANDIDATI DELLA LISTA NAZIONALE
A CURA
DI E. SAVINO E D. CATENA
CON PREFAZIONE DI ARNALDO MUSSOLINI
"L' ECO DI BERGAMO"
30 OTTOBRE 1922-7 APRILE 1924-10 NOVEMBRE 1926
IL QUOTIDIANO "L'AMBROSIANA" DEL 9 FEBBRAIO 1924 CHE PARLA DELLA CIRCOSCRIZIONE ELETTORALE DI BERGAMO
OTTOBRE 1923 A.I E.F. ANNIVERSARIO MARCIA SU ROMA
I FASCISTI BERGAMASCHI SFILANO PER LE VIE DI ROMA
IL 5 MAGGIO 1938 RIENTRANO A BERGAMO DA ROMA
I BATTAGLIONI CHE HANNO PRESO PARTE AL III "CAMPO ROMA"
DOPO AVER SFILATO DAVANTI A MUSSOLINI
1940 - LA "BEFANA FASCISTA " IN CITTA'
BERGAMO 1941
MOTOCARRISTE DELL’
UNIONE NAZIONALE PER LA PROTEZIONE
ANTIAEREA DAVANTI ALLA CASA DEL FASCIO
1941 SETTEMBRE CONCERTO IN PIAZZA DANTE
1941 MARZO CELEBRAZIONE DEL XXII ANNUALE DEI FASCI DI COMBATTIMENTO
1941 GIUGNO IL MINISTRO ATTILIO TERRUZZI RENDE OMAGGIO
AL SACRARIO DEI CADUTI DELLA RIVOLUZIONE
1941 GENNAIO RACCOLTA LIBRI PER I SOLDATI
1941 FEBBRAIO I LAVORATORI DELL'INDUSTRIA AL TEATRO DUSE
PER ASCOLTARE CAPOFERRI
1941 IL NUOVO DIRETTIVO DEL FASCIO DI COMBATTIMENTO DI BERGAMO
tessera del fascio femminile di Leffe
P.N.F. FASCIO DI COMBATTIMENTO DI LOVERE
SELVINO - COLONIA SCIESOPOLI INAUGURATA NEL GIUGNO 1933
INTITOLATA AI MARTIRI MILANESI TONOLI E MELLONI
Elenco dei “benefattori”
fascisti, in ordine cronologico, desunti dalle lapidi incastonate nell’atrio di
accesso alla colonia Sciesopoli di Selvino che contribuirono con le loro
offerte alla costruzione della Sciesopoli, su progetto dell’architetto Paolo
Vietti Violi (architetto nato il 20 giugno 1882 a Grandson, in Svizzera sul
lago di Neuchâtel, e morto il 25 dicembre 1965 a Vogogna, nel centro della Val
d’Ossola in provincia di Verbania. Da non confondere con un altro grande
architetto dell’epoca: Luigi Vietti). Vi sono nomi di primo piano del partito
fascista, dell’industria, dell’aristocrazia e delle corporazioni, in
particolare del fascismo milanese che volle, con quest’opera gigantesca e
moderna, rendere omaggio ai giovani squadristi della “Antonio Sciesa”: Emilio
Tonoli di 22 anni e Cesare Melloni di 25 anni, uccisi il 4 agosto 1922 durante
l’attacco all’Avanti di Milano, con pistole, bombe a mano e autoblindate, e
celebrati come i cosiddetti “martiri della vigilia fascista” e dello squadrismo
armato e violento dell’ascesa al potere di Mussolini.
Alvino Angelo, lire 5000-Amici
di Sciesopoli di Milano, lire 150000-Arborio Mella Luigi, conte, lire 5000-Arborio Mella Sofia, contessa,
lire 5000-Argenti Amos, lire 5000-Associazione per la Scuola “Achille Lanzi”,
lire 10000-Associazione Sindacale Edili di Milano, lire 50000-Banca Commerciale
Italiana di Milano, lire 50000-Banca Popolare di Milano, lire 15000-Bertazzoni
Fratelli, lire 5000-Bocchi Camillo, lire 5000-Bonomi Federico, cav., lire 5000-Borelli
Aldo, lire 5000-Bozzi Mario, lire 5000-Brugnoni Angelo, lire 5000-Calderara
Gaspare, lire 20000-Calderara Gaspare, lire 5000-Cambiaghi Pozzi Clelia,
contessa, lire 5000-Cambiaghi Samuele, conte, lire 5000-Campiglio Angelo, lire
55000-Campiglio Necchi Gigina, lire 5000-Cassa di Risparmio per le Provincie
Lombarde di Milano, lire 110000-Cassa Edile per le Assicurazioni Sociali di
Milano, lire 50000-Colombi Aldo, lire 5000-Comune di Milano, lire 50000-Congregazione
di Carità di Milano, lire 20000-Consorzio Antitubercolare Provinciale di
Milano, lire 540000-Contini Umberto, lire 5000-Credito Italiano di Milano, lire
50000-Cunietti Delle Piane Maria, lire 5000-Cunietti Mario, lire 5000
Daccò Aldo, lire 5000-Direzione
e personale del teatro Alla Scala, lire 5000-Federazione dei Fasci di
Combattimento Associazione Famiglie e Minorati Fascisti di Milano, lire 100000-Feltrinelli
Carlo, lire 5000-Fiocchini Manlio, lire 10000-Fiocchini Valentini Franca, lire
10000-Fontana Luigi, lire 5000-Fumach Gregorio, lire 5000-Gruppo Rionale Fascista
Antonio Sciesa di Milano, lire 410000-Gruppo Rionale Fascista Cesare Melloni,
lire 5000-Gruppo Rionale Fascista Edoardo Crespi, lire 5000-Gruppo Rionale
Fascista Eliseo Bernini, lire 5000-Gruppo Rionale Fascista Emilio Tonoli, lire
5000-Gruppo Rionale Fascista Franco Baldini , lire 5000
Gruppo Rionale Fascista Paolo
Grassigli, lire 5000-Gruppo Rionale Fascista Ugo Pepe, lire 5000-Gruppo Rionale
Fascista Vittorio Agnusdei, lire 5000-Gabbioneta, lire 5000-Ghidoli Mario, lire
5000-Gigli Beniamino, lire 5000-Granelli Pietro, lire 20000-In memoria
dell’Ing. Angelo Bonomi di Milano, lire 30000-In memoria dell’ing. Mario
Franzoni, lire 5000-In memoria di Fabrizio Mataloni di Milano, lire 20000-In
memoria di Tommaso Fabbri, lire 5000-In memoria dott. Luigi Ernesto Stoppani,
lire 5000-In memoria prof. Maurizio Alfredo Mataloni, lire 5000-In memoria Rosa
Gianzana, lire 5000-In memoria Tullio Leoni, lire 5000-Lorenzini Giovanni, lire
10000-Lorenzini Loredana, lire 10000-Marasini Guido, lire 5000-Mario, Aldo e Vittorio
Crespi di Milano, lire 50000-Mataloni Chiappe Mimi, lire 5000-Mataloni Fabio,
lire 5000-Mataloni Jenner, lire 5000-Mataloni Lister, lire 5000-Mataloni
Magdalo, lire 5000-Mataloni Maurizio, lire 5000-Mazza Giuseppe, lire 5000-Monte
di Pietà di Milano di Milano, lire 100000-Morgagni Manlio, lire 5000-Morgagni
Pozzoli Bice, lire 5000-Mussolini Benito, lire 5000-Mussolini Vito, lire 5000-Orefice
Alberto, lire 5000-Papa Bernardo, lire 5000-Patronato Cassa Malattie Operai
Poligrafici di Milano, lire 15000-Patronato Fascista Sciesa per i veterani
lombardi, lire 5000-Patronato Franco Fedeli Lina ed Ester, lire 5000-Ponti
Emilio, lire 5000-Ponti Riboldi Antonia, lire 5000-Porcile Eredi Carlo, lire
5000-Prandoni Emilio, lire 5000-Prandoni Pia, lire 5000-Primi Giuseppe, lire
5000-Provincia e Amministrazione provincia di Milano, lire 75000-Puricelli
Combi Carlotta, lire 5000-Puricelli Franco, lire 5000-Puricelli Giovanni, lire
5000-Puricelli Piero di Milano, lire 25000-Puricelli Piero, lire 5000-Puricelli
Tosi Antonietta, lire 5000-Ratti Franco, conte, lire 5000-Reale Automobil Club
di Milano, lire 15000-Rinaldi Cesare, lire 5000-Riunione Adriatica Di Sicurtà
di Milano, lire 15000-Riva Cusani Luigi, lire 5000-Rizzini Giuseppe, lire 5000-Rossi
Natale, lire 5000-Schipa Tito, lire 5000-Sesana Giuseppe, lire 5000-Sezione
Provinciale di Milano Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra,
lire 5000-Società Anonima A. “Bertelli e C.” di Milano, lire 5000-Società
Anonima Assicurazioni- “L’Italica”, lire 5000-Società Mutuo Sussidio fra i
Commessi dei negozianti di Milano, lire 100000-Tacconi Giuseppe, lire 5000-Turati
Emilio, lire 5000
———————————————–
Totale delle offerte: lire
2.580.000
ANNI 30 - DALMINE LA CASCINA COLONICA “MACALLE’”
IN QUESTI ANNI LA DALMINE
COLTIVO’ I TERRENI DI SUA PROPRIETA’ CON COLTIVAZIONI DI CEREALI E
ALLEVAMENTI DI BESTIAME PER LA MENSA
DEGLI OPERAI DELLO STABILIMENTO.
COSTRUI IN PAESE 14 CASCINE COLONICHE DI CUI QUATTRO CON I NOMI LEGATE
ALL’ IMPERO COLONIALE ITALIANO : ADUA, MACALLE’, ADDIS ABEBA, AMARA.
OSIO SOPRA - SCUOLA INTITOLATA A COSTANZO CIANO
INTERNO DI UN AULA
VILLA D'OGNA SCUOLA
OPERA DEL REGIME FASCISTA
ARDESIO SCUOLA COSTRUITA NEL 1938
1940 DALMINE
VISITA DEL DIRETTORIO
NAZIONALE DEL PARTITO
GUIDATA DAL CONSIGLIERE NAZIONALE PIETRO CAPOFERRI
GAGLIARDETTI DEL FASCI DELLA PROVINCIA DI BERGAMO
GAGLIARDETTO DEL GRUPPO RIONALE DI VALTESSE
GAGLIARDETTO DEL FASCIO FEMMINILE DI MOZZO
GAGLIARDETTO FASCIO COMBATTIMENTO DI CARAVAGGIO
GAGLIARDETTO CORPORAZIONE LAVORATORI DALMINE
GAGLIARDETTO DEL FASCIO DI DALMINE
GAGLIARDETTO DEL FASCIO DI BREMBATE SOTTO
GAGLIARDETTO DEL FASCIO DI CLUSONE
GAGLIARDETTO DELLE MASSAIE RURALI DI DALMINE
STEMMA SUL COMUNE DI DALMINE
1941-I PACCHI CON LE DONAZIONI DEI CITTADINI BERGAMASCHI
PRONTI PER ESSERE SPEDITI AI SOLDATI AL FRONTE
1942 ALBO D'ORO DEL FASCISMO GARIBALDINO
1942- I SOLDATI BERGAMASCHI DI RITORNO DALLA CAMPAGNA DI GRECIA
SFILANO PER VIA XXIII OTTOBRE (ORA VIA PAPA GIOVANNI )
1942
L orfanotrofio maschile di S. Lucia
IL 4 NOVEMBRE 1943 LA CENTRALISSIMA PIAZZA VITTORIO EMANUELE VIENE INTITOLATA A ETTORE MUTI
BERGAMO REPUBBLICANA - 4 NOVEMBRE 1943
1943
Il deposito valori della Banca nella cannoniera di S.Giacomo
28-29-30-31 MAGGIO 1944 - GHIAIE
DI BONATE " LE APPARIZIONI MARIANE"
In quella primavera, nel piccolo paese di Ghiaie di Bonate, una bambina
asserì di aver visto la Madonna. Le manifestazioni si ripeterono nei giorni
successivi, provocando l’invasione della località da parte di fedeli e curiosi,
il contributo degli uomini della R.S.I. fu determinante perché a Ghiaie non si
verificassero incidenti, perché fosse assicurato l’ordine pubblico e,
addirittura, un supporto ai pellegrini che si riversarono in quella località.
Fatti che dimostrano, inequivocabilmente, l’importanza e l’efficienza della
struttura politico-civile-militare della Repubblica Sociale Italiana in
Bergamo. Dal Capo della Provincia Rodolfo Vecchini, fino all’ultimo Agente
della Polizia Repubblicana mobilitato per far fronte all’emergenza, vi fu una
partecipazione attiva per assicurare il sicuro svolgimento delle oceaniche manifestazioni religiose.
ADELE RONCALLI PORTATA IN BRACCIO DAL MARESCIALLO SPREAFICO DEI CARABINIERI DELLA REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA TRA LA MOLTITUDINE DELLA FOLLA
CAMICE NERE IN PELLEGRINAGGIO
IL LUOGO DELLE APPARIZIONI COME ERA NEL 1944
"LA VOCE DI BERGAMO" (IL GAGLIARDO)
SETTIMANALE DELLA FEDERAZIONE BERGAMASCA DEL P.N.F.
DEL 17 NOVEMBRE 1923
1927
DEL 21 GIUGNO 1940
"L' ECO DI BERGAMO" DEL 27 E 28 OTTOBRE 1924 IN OCCASIONE DELLA VISITA DI MUSSOLINI A BERGAMO E DALMINE
"IL NUOVO GIORNALE-LA VOCE OROBICA DEL 26 OTTOBRE 1924 IN OCCASIONE DELLA VISITA DI MUSSOLINI A BERGAMO
"IL POPOLO" DEL 24 E 25 OTTOBRE 1924 IN OCCASIONE DELLA VISITA DI MUSSOLINI A BERGAMO
MARIO BRUMANA PRIMO MARTIRE FASCISTA DELLA BERGAMASCA
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IL 28 OTTOBRE 1922 A BERGAMO
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PIETRO CAPOFERRI
CLICCA SOPRA
CRONOLOGIA DELLA R.S.I. NELLA BERGAMASCA
VIA TORQUATO TASSO
LA PRIMA SEDE DEL PARTITO FASCISTA A BERGAMO
“IL GAGLIARDO” del 15-10-1922
SETTIMANALE DELLA SEZIONE BERGAMASCA DEL P.N.F. Riportante un articolo sugli agguati assassini e ferimenti di fascisti
"LA VOCE DI BERGAMO" 14 SETTEMBRE 1925
IL TEATRO NUOVO
16 AGOSTO 1932 "LA VOCE DI BERGAMO"
DECENNALE DELLA MORTE DI MARIO BRUMANA
1921
SQUADRISTI DI BERGAMO
1921
SQUADRISTI DI BERGAMO
1921
SQUADRISTI DI BERGAMO
1921
SQUADRISTI DI SARNICO
1921
SQUADRISTI DI LOVERE
1921
SUADRISTI DI "LA BEFFARDA" DI PISOGNE
1921
SQUADRISTI DI ROTA IMAGNA
"L' ARDITA" DI FONTANELLA
La Squadra d' Azione "Diavoli Neri" di Treviglio che partecipò alla Marcia su Roma
Fascio di Combattimento di Brembate Sotto e Trezzo d'Adda
1921/1922
i componenti della Squadra d'Azione "Meazzi" del Fascio di Combattimento di Trezzo d'Adda.
1931 GIUGNO
CERIMOINIA DELLA POSA DELLA PRIMA PIETRA DELLA CASA DEL BALILLA
1932 AGOSTO
STARACE AL TEATRO DUSE
LA CELEBRAZIONE DEL VENTENNALE DEL FASCIO DI BERGAMO
L’ OMAGGIO ALLA PRIMA SEDE
1923 CRESPI D'ADDA - Monumento ai Caduti
Squadristi del "Fascio di Combattimento" di Trezzo d'Adda - Capriate - Crespi d'Adda
29 SETTEMBRE 1932 "LA VOCE DI BERGAMO"
BENITO MUSSOLINI A DALMINE
con gli operai dello stabilimento autogestito
DALMINE 20 MARZO 1919 - DISCORSO DI MUSSOLINI
Dopo quattro anni di guerra terribile e vittoriosa, nella quale sono state impegnate le nostre carni ed il nostro spirito, mi sono spesso domandato se le masse sarebbero ritornate a camminare sui vecchi binari o se avrebbero avuto il coraggio di cambiare strada. Dalmine ha risposto. L'ordine del giorno votato da voi lunedì è un documento di valore storico enorme che orienta, che deve orientare il lavoro italiano. Il significato intrinseco del vostro gesto è chiaro, è limpido, è documentato nell'ordine del giorno. Voi vi siete messi sul terreno della classe, ma non avete dimenticato la nazione. Avete parlato di popolo italiano, non soltanto della vostra categoria di metallurgici. Per gli interessi immediati della vostra categoria, voi potevate fare lo sciopero vecchio stile, lo sciopero negativo e distruttivo, ma pensando agli interessi del popolo, voi avete inaugurato lo sciopero creativo, che non interrompe la produzione. Non potevate negare la nazione, dopo che per essa anche voi avete lottato, dopo che per essa 500 mila uomini nostri sono morti. La nazione che ha fatto questo sacrificio non si nega, poiché essa è una gloriosa, una vittoriosa realtà. Non siete voi i poveri, gli umili e i reietti, secondo la vecchia rettorica del socialismo letterario; voi siete i produttori, ed è in questa vostra rivendicata qualità che voi rivendicate il diritto di trattare da pari cogli industriali. Voi insegnate a certi industriali, a quelli specialmente che ignorano tutto ciò che in questi ultimi quattro anni è avvenuto nel mondo, che la figura del vecchio industriale esoso e vampiro deve sostituirsi con quella del capitano della sua industria da cui può chiedere il necessario per sé, non già per imporre la miseria per gli altri creatori della. ricchezza. Voi non avete potuto provare per la brevità del tempo e le condizioni di fatto createvi dagli industriali la capacità a fare, ma avete provato la vostra volontà, ed io vi dico che siete sulla buona strada perché vi siete liberati dai vostri protettori, vi siete scelti nel vostro seno gli uomini che vi dirigono e che vi rappresentano e ad essi soli avete affidato il vostro diritto. Il divenire del proletariato è problema di volontà e di capacità, non di sola volontà, non di sola capacità, ma di capacità e di volontà insieme. Vi siete sottratti al gioco delle influenze politiche. (Applausi). I vostri applausi me lo dimostrano. Ma io non appartengo alla genia di quei Maddaleni che ho frustato a sangue. Sono fiero di essere stato interventista. Se fosse necessario, vorrei incidere a caratteri di scatola sulla mia fronte la testimonianza per tutti i vigliacchi, che io sono stato tra quelli che nel maggio splendido del 1915 hanno chiesto a gran voce che la vergogna dell'Italia parecchista cessasse. (Acclamazioni). Oggi che la guerra è cessata, io che sono stato in trincea, tra il popolo d'Italia, ed ho avuto per lunghi mesi e quotidianamente la rivelazione in tutti i sensi del valore dei figli d'Italia, oggi io dico che bisogna andare incontro al lavoro che torna e a quello che, non imboscato, ha nutrito le officine, non col gesto della tirchieria che non riconosce e umilia, ma collo spirito aperto alle necessità dei tempi nuovi. Coloro che si ostinano a negare le « novità » necessarie o sono degli illusi o sono degli stolti che non vedranno la sera della loro giornata. Non ho mai chiesto, ed oggi meno che mai, nulla chiedo né a voi né a nessuno. E perciò non ho ansie o preoccupazioni circa l'effetto che faranno queste mie dichiarazioni su di voi. Io vi dico che il vostro gesto è stato nuovo e degno, per i motivi che l'inspirano, di simpatia. Ancora un rilievo: sul pennone dello stabilimento voi avete issato la vostra bandiera che è tricolore ed attorno ad essa ed al suo garrito avete combattuto la vostra battaglia. Bene avete fatto. La bandiera nazionale non è uno straccio anche se per avventura fosse stata trascinata nel fango dalla borghesia o dai suoi rappresentanti politici: essa è il simbolo del sacrificio di migliaia e migliaia di uomini. Per essa, dal 18z1 al 1918, schiere infinite di uomini hanno sofferto privazioni, prigionia e patiboli. Attorno ad essa, quando era il segnale di raccolta, è stato versato nel corso di questi quattro anni di guerra il fiore del sangue dei nostri figli, dei nostri e vostri fratelli. Mi pare di avere detto abbastanza. Per i vostri diritti, che sono equi e sacrosanti, sono con voi. Distinguerò sempre la massa che lavora dal Partito che si arroga non si sa perché il diritto di volerla rappresentare. Ho simpatizzato con tutti gli organismi operai non esclusa la Confederazione Generale del Lavoro, ma più da vicino mi sento con l'Unione Italiana del Lavoro. Ma dichiaro che non cesserò la guerra contro il Partito che è stato durante la guerra uno strumento del Kaiser. Parlo del Partito Socialista Ufficiale. Esso vuole tentare sulla vostra pelle il suo esperimento scimmiesco, poiché non è che una contraffazione russa. Voi giungerete, in un tempo che non so se sia vicino o lontano, ad esercitare funzioni essenziali nella società moderna, ma i politicanti borghesi o semiborghesi non debbono farsi sgabello delle vostre aspirazioni per giocare la loro partita. Di me possono avervi detto quello che si vuole. Non me ne importa. Sono un individualista che non cerca compagni nel suo cammino. Ne trova, ma non li cerca. Mentre infuria l'immonda speculazione politicante degli sciacalli che spogliano i morti, voi, oscuri lavoratori di Dalmine, avete aperto l'orizzonte. È il lavoro che parla in voi, non il dogma idiota o la chiesa intollerante, anche se rossa. E' il lavoro che nelle trincee ha consacrato il suo diritto a non essere più fatica, miseria o disperazione perché deve diventare gioia, orgoglio, creazione, conquista di uomini liberi nella patria libera e grande entro e oltre i confini.
(Il discorso di Mussolini è spesso interrotto da applausi generali, ripetuti, spontanei e cordiali).
20 MARZO 1933 - DALMINE
"LA VOCE DI BERGAMO"
DALMINE 1939
nella piazza antistante il palazzo della Direzione della Soc. An. Stabilimenti di Dalmine, venne eretta una fontana monumentale per celebrare il discorso che Mussolini, vent'anni prima (20 marzo 1919), aveva pronunciato alle maestranze della Dalmine
DALMINE LUGLIO 1942
CAMPO NAZIONALE PER SEGRETARI G.U.F.
DALMINE ANNI 40
TIPOGRAFIA “POPOLO D’ ITALIA” MILANO 1924
DAL LIBRO “ITALIA NOVA” RACCOLTA FOTO-BIOGRAFICA DEI CANDIDATI DELLA LISTA NAZIONALE A CURA DI E. SAVINO E D. CATENA CON PREFAZIONE DI ARNALDO MUSSOLINI
TIPOGRAFIA “POPOLO D’ ITALIA” MILANO 1924
DAL LIBRO “ITALIA NOVA” RACCOLTA FOTO-BIOGRAFICA DEI CANDIDATI DELLA LISTA NAZIONALE A CURA DI E. SAVINO E D. CATENA CON PREFAZIONE DI ARNALDO MUSSOLINI
ON. TOBIA CESERANI
1924 MARZO
L'ON. GRAY CON ALCUNI ESPONENTI DEL FASCIO DI BERGAMO
1936 NOVEMBRE
CONSEGNA MEDAGLIA D'ORO ALLA MEMORIA DEL CENTURIONE GUIDO PAGLIA CADUTO IN A.O.
1937 GENNAIO
LA BEFANA FASCITA
1924
CARTA INTESTATA DELLA PREFETTURA TREVIGLIO
1924
CASRTA INTESTATA DELLA PREFETTURA DI BERGAMO
1937-XV E.F.
CARTA INTESTATA DELLA REALE QUESTURA DI BERGAMO
1938-XVI E.F.
CARTA INTESTATA DELLA REGIA QUESTURA DI BERGAMO
1938-XVI E.F.
CARTA INTESTATA DELLA REGIA QUESTURA DI BERGAMO
1937
NOTIZIE DELLA FEDERAZIONE DEI FASCI DI COMBATTIMENTO DI BERGAMO MENSILE MURALE DELL'UFFICIO STAMPA DELLA FEDERAZIONE FASCISTA REDATTO DA CARLO DE MARTINO
1927 LUGLIO
FOTOGRAFIA DONATA DA GABRIELE D'ANNUNZIO AL CIRCOLO "PALMA IL VECCHIO"
1938 FEBBRAIO
RIUNIONE DEL CONSIGLO DIRETTIVO DI BERGAMO DELL' ASSOCIAZIONE FAMIGLIE NUMEROSE
1938 FEBBRAIO
DUE BATTAGLIONI DEL COMANDO FEDERALE DELLA G.I.L. DI BERGAMO AL CAMPO ROMA
1938 2 APRILE
I MUTILATI E I FERITI BERGAMASCHI ATTORNO AL FEDERALE
1938 OTTOBRE
IL DOTT. GIORGIO MOLFINO VISITA I LAVORI DEL MONUMENTO ALLA RIVOLUZIONE
1939 OTTOBRE
MANIFESTAZIONE DEL G.U.F.
1926
TESSERA DEL FASCIO DI CAPRIATE S. GERVASIO
1927
TESSERA DEL FASCIO DI CAPRIATE S. GERVASIO
1928
TESSERA DEL FASCIO FEMMINILE DI CAPRIATE S. GERVASIO
1928 - TESSERA DEL FASCIO DI CAPRIATE S. GERVASIO
1929 - TESSERA DEL FASCIO DI CAPRIATE S. GERVASIO
1930 - TESSERA DEL FASCIO DI CAPRIATE S. GERVASIO
31 MARZO 1921
Si costituisce il Fascio di Trezzo d'Adda
1921 - TESSERA DEL FASCIO DI TREZZO SULL' ADDA
1922 - TESSERA DEL FASCIO DI TREZZO SULL' ADDA
1923 TESSERA DEL FASCIO DI TREZZO SULL' ADDA
1924 - L' AVV. GIORGIO LUSSANA
SEGRETARIO POLITICO DEL FASCIO DI BERGAMO
1938 GENNAIO IL SEGRETARIO FEDERALE MORELLO MORELLI
1924 - L' OPERA BERGAMASCA PER LA SALUTE DEI FANCIULLI
1924 - L' OPERA BERGAMASCA PER LA SALUTE DEI FANCIULLI
1923
Sala Del Consiglio Fabbriche Riunite Cemento E Calce (Futura Italcementi
1924
PUBBLICITA' MEDICI SPECIALISTI DELLA CITTA'
Milano 28 Ottobre 1925
Piazza del Duomo, lll° anniversario della Marcia su Roma, adunata degli squadristi lombardi
1926
LETTERA DI UNO SQUADRISTA DI TREZZO....a Milano nei giorni della Marcia su Roma
Milano - Via Lovanio COVO N.1 - 29 OTTOBRE 1922 “La vittoria nostra è strepitosa......tornerò forse domani"
1930 MAGGIO
IL RICORDO DEI CADUTI NELLE SCUOLE DI BERGAMO
II ANNIVERSARIO DI RONCHI
1924 IL DONO DEI FASCISTI BERGAMASCHI A MUSSOLINI PER LA VISITA A BERGAMO
GRUPPO ARTISTICO CON DUE STATUE RAPPRESENTANTI L' UNA LA CAMICIA ROSSA, L' ALTRA LA CAMICIA NERA CHE SI DANNO LA MANO CON LA SCRITTA " IN TEMPI DIVERSI-CON LA STESSA FEDE IDEALE, 1860-1922". OPERA DELLO SCULTURE SPANGHERO
RIVISTA "GIOVENTU' FASCISTA"
BERGAMO FASCISTA
SETTIMANALE DELLA FEDERAZIONE DEI FASCI DI BERGAMO
MUSSOLINI A CAVALLO
Opera in bronzo eseguita negli anni '20 dal noto e talentuoso sculture Bergamasco Francesco Spangher (Spanghero). Per la cronaca dopo il 25 aprile lo scultore venne arrestato ed al termine dell'ennesimo "interrogatorio" da parte dei partigiani......il 19 maggio (!) venne "lanciato" dalla torre della Rocca di Bergamo.Francesco Spangher riposa nel Campo dei Caduti per la Repubblica Sociale Italiana al Cimitero di Bergamo
FRANCESCO SPANGHER (In Arte "SPANGHERO") Classe 1892
Talentuoso ed affermato Scultore. Dopo giorni di violenti pestaggi venne "fatto precipitare" dalla torre della Rocca di Bergamo il 19 Maggio 1945. Sepolto nel Campo dei Caduti per la Repubblica Sociale Italiana nel Cimitero di Bergamo.
P.N.F. FASCIO DI BREMBATE SOTTO
1924-TESSERA DEL FASCIO DI BREMBATE SOTTO
1925-TESSERA DEL FASCIO DI BREMBATE SOTTO
I FASCISTI BERGAMASCHI UCCISI NEGLI ANNI DELLA MARCIA SU ROMA
21/07/1921 MONTEMAGGI GIUSEPPE - nato a Romano di Lombardia (Bg) il 21-12-1903
26/05/1922 POMA DOMENICO - nato ad Antegnate (Bg) il 11-11-1898
15 /08/1922 PONTI ATTILIO nato nel 1902
06/09/1922 BRUMANA MARIO - nato a Caosta Valle Imagna (Bg) il 01-02-1901
29/10/1922 BISETTI GIOVANNI - nato a Caravaggio il 04-02-1866
26/06/1924 NAVA VIRGILIO - nato a Mozzo il 22-05-1892
10/10/1924 BENEDETTI GIULIO - nato ad Albegno (Bg) il 15-05-1899
08/07/1924 POLI PIETRO - nato a Colzate (Bg) il 21-06-1906
02/08/1925 BOFFELLI SANTE - nato a Bergamo il 02-11-1903
10/11/1925 RESMINI CARLO - nato a Misano Gera d'Adda il 13-02-1900
30/10/1929 TESTA LUIGI - nato a Sabbio il 31-07-1896
1921 VIA PIGNOLO 89
LA PRIMA SEDE DEI SINDACATI FASCISTI
1923 VIA MASONE 21
LA SECONDA SEDE DEI SINDACATI FASCISTI
1925 AL PRIMO PIANO DEL TEATRO NUOVO
SEDE DEI SINDACATI FASCISTI
1926
ISTITUTO DANTE ALIGHIERI IN VIA GALLICCIOLI
1926
1926 - 21 APRILE
FESTA DEL LAVORO E NATALE DI ROMA IN PIAZZA DANTE PARLA IL COMM. CAPOFERRI
1928 PRIMA DOMENICA DI MAGGIO - VIA SCOTTI
INAUGURAZIONE SEDE DEI SINCATI FASCISTI E DEL P.N.F.
INAUGURAZIONE - VIA SCOTTI
PRESENTI L.L.E.E. CIANO, TURATI, SUARDO, GLI ON. ROSSONI, CASERANI, ALGIERI E IL T. G. CARINI
LA CASA DEI SINDACATI
Nel dicembre 1921 la sede della Federazione Sindacale era rappresentata da una stanza esattamente di due metri quadrati per tre, senza finestre, nella casa di via Pignolo 89. Successivamente trasferendosi gli uffici della Federazione Fascista in via Masone, si provvide ad assegnare nella casa n° 21, due locali, già precedentemente adibiti ad uso scolastico, anche ai sindacati. Divenuti poi insufficienti anche questi ambienti col sorgere di nuovi sindacati e coll’ aumentare del numero di funzionari, si passò nei locali al primo piano del cinema Nuovo quando aderirono anche i sindacati degli elettricisti e quello dell’ associazione dell’ Impiego Privato. Ma lo sviluppo notevole che si andava segnalando faceva aumentare il numero dei funzionari, dei tecnici e dei propagandisti al numero di 20. Si impose quindi il trasferimento degli uffici in altra sede. Erano allora ben 45mila gli operai che facevano capo ai sindacati fascisti. Si stabilì quindi di costruire una nuova sede dei sindacati. Fidando nell’ avvenire del sindacato Fascista , nell’ adunata del Consiglio Federale del 6 febbraio si stabilì di procedere alla costruzione di una nuova sede dei Sindacati. Un esimio ingegnere cittadino ebbe l’ incarico di predisporre e di studiare il progetto relativo allo scopo di iniziare senz’ altro la costruzione dello stabile. Nel Congresso Provinciale dei Fasci del 1926, tenutosi in viale Verdi, la proposta venne lanciata ed entusiasticamente accolta dai Segretari Politici, facendo assumere senz’ altro al nuovo Direttorio Federale, che stava per essere nominato, l’ impegno di seguire l’ iniziativa del sindacati. Il progetto che era stato predisposto venne quindi modificato ed ampliato. Nell’ attesa della realizzazione alcuni uffici vennero trasferiti nella Casa del Fascio dove hanno la loro sede i seguenti uffici : l’ Ufficio di Collocamento, l’ Ufficio delle Opere assistenziali e della Mutualità, l’ ufficio del Segretario e del Vice segretario dei sindacati, gli uffici dei sindacati dell’ Industria, della Agricoltura, del Commercio, gli uffici di Amministrazione, gli uffici del Patronato, dell’ Impiego Privato, dei sindaca Intellettuali.
Gli uffici periferici sindacali in numero di 13 sono distribuiti nei seguenti centri: Ponte S. Pietro, Calolziocorte, Zogno, Treviglio, Caravaggio, Fontanella, Romano, Martinengo, Grumello del Monte, Albino, Clusone, Almè con Villa, Lovere.
Da “ SEI ANNI DI SINDACALISMO FASCISTA IN BERGAMASCA” DI PIETRO CAPOFERRI 1928 A.E.F. VI
VILLA BELTRACHINI
CHE OSPITAVA NEL 1933 LA SEDE DEL P.N.F. IN VIA TASCA
VILLA BELTRACHINI
LO SCALONE D'ONORE
VILLA BELTRACHINI
VILLA BELTRACHINI
IL RETRO
1921
INAUGURAZIONE DELLA NUOVA FUNICOLARE DI BERGAMO
14 OTTOBRE 1928
NASCE LA "VALLI BERGAMASCHE"
1928
LOTTERIA CASA DEL FASCIO E DEI SINDACATI
CARTOLINA COMMEMORATIVA
PER L' INAUGURAZIONE DELLA TORRE DEI CADUTI
BERGAMO VIA MARTIRI FASCISTI
DALLA VIA LOCATELLI A MONTE DELL' INTENDEZA DI FINANZA ALLA VIA PRADELLO
VIA TORQUATO TASSO
PALAZZO DEI TELEFONI SEDE PRINCIPALE DELLA SIP DI BERGAMO
BERGAMO 1 FEBBRAIO 1940
VIENE RACCOLTO IL RAME PER ESSERE UTILIZZATO A SCOPO MILITARE
CASERMA "CAMOZZI" SEDE DELLA MILIZIA
IN VIA DELLA MILIZIA ORA SAN TOMASO CON IL MONUMENTO AGLI ALPINI
1930
CASERMA COLLEONI
1936 APRILE
L'INAUGURAZIONE DEL PILO PORTA BANDIERA ALLA CASERMA UMBERTO I°
1931 NOVEMBRE
LE CINQUE VIE CON IL MERCATO DEL PESCE PRIMA DELLA SUA DEMOLIZIONE
1932
IL NUOVO PALAZZO MUSITELLI ALLE CINQUE VIE
1940 VIA BORGO PALAZZO
IL TEATRO "AUGUSTEO"
CARTA INTESTATA E TIMBRO DEL FASCIO FEMMINILE DI BERGAMO
1921/1922
GUIDA DI BERGAMO E PROVINCIA
1926-TESSERA DEL FASCIO DI CAPRIATE-CRESPI D' ADDA
L' ACCADEMIA CARRARA CON IL MONUMENTO AGLI ALPINI
INAUGURATO NEL 1922 E RIMOSSO NEL 1938
1923 BERGAMO
ENTRA IN FUNZIONE LA NUOVA FILOVIA
VIALE DELLE MURA
LA FILOVIA
1939 GENNAIO
L'ENTRATA AL VITTORIALE DEI LEGIONARI BERGAMASACI REDUCI DALL'AFFRICA E DALLA SPAGNA
1929 APRILE
IL DUCE RICEVE DAL PIU' PICCOLO AVANGUARDISTA BERGAMASCO "LA GAVETTA D'ARGENTO"
1929 BERGAMO
L’ AEREOPLANO “BALILLA” DI ANTONIO LOCATELLI PASSA INFIORATO PER LE VIE DI BERGAMO DURANTE UNA MANIFESTAZIONE PATRIOTICA ORGANIZZATA PER RACCOGLIERE FONDI PER LA CROCE ROSSA
1929 CAMPO AVANGUARDISTI A MOIO De' CALVI
1930 PORTA NUOVA
SFILA LA FANFARA DEI BALILLA
OTTOBRE 1931
10 AGOSTO 1932 "LA VOCE DI BERGAMO"
PALAZZO FRIZZONI NUOVA SEDE DEL PODESTA' DI BERGAMO
29 SETTEMBRE 1932" LA VOCE DI BERGAMO."
LA TRASFORMAZIONE DELLA RETE STRADALE CITTADINA
21 OTTOBRE 1932 "LA VOCE DI BERGAMO"
LA SITUAZIONE PATRIMONIALE DEL COMUNE
26 OTTOBRE 1932 "LA VOCE DI BERGAMO"
ARTICOLO CELEBRAZIONE DECENNALE DELLA MARCIA SU ROMA INAUGURAZIONE CASA DEL FASCIO E DEL PALAZZO DELLE PP.TT.
"LA VOCE DI BERGAMO" -21- GIUGNO 1940
UNIONE FASCISTA COMMERCIANTI DELLA PROVINCIA DI BERGAMO
1932 - LE NUOVE CARICHE DEL P.N.F. DI BERGAMO
DA "LA VOCE DI BERGAMO" DEL 28 OTTOBRE
1931 GIUSEPPE BERATTO
IL NUOVO SEGRETARIO FEDERALE DI BERGAMO
GIUUSEPPE BERATTO
MEDAGLIA D'ARGENTO AL VAL MILITARE
1936
IL COMM. BERATTO DISTRIBUISCE I PREMI DI OTTIMI LAVORATORI AGLI ADDETTI DEGLI STABLIMENTI BERGAMASCHI
1932
TARIFFE LINEA BERGAMO/S. OMOBONO IMAGNA
1930 IL NUOVO DIRETTORIO FEDERALE BERGAMASCO
1931 IL NUOVO DIRETTORIO PROVINCIALE DI BERGAMO
1933 EMILIO SANTI
IL SEGRETARIO FEDERALE
1933 CITTA' ALTA
PRIMA DEL RISANAMENTO
22 NOVEMBRE 1925
VIENE INAUGURATA LA TRAVIARIA BERGAMO - PONTE SAN PIETRO
BERGAMO ANNI 30 IL CAMPO DELL' ARDNES
Situato in Via Cerasoli una laterale di Via Moroni, prima del passaggio, adesso c'è un parco pubblico. E’ un parco che è ancora per tutti l'Ardens, dal nome della squadra di calcio che ad inizio Novecento fu progenitrice dell'Atalanta e che vide affermarsi il talento proprio del portiere Carlo Ceresoli, tra i primi pilastri della difesa della Nazionale italiana. L'Ardens vinse lo scudetto nazionale per le squadre giovanili nel 1925.
BERGAMO ANNI 30 L' HOTEL MODERNO
IL PIU' LUSSUOSO ALBERTO DI BERGAMO
1930 VIA BARZIZZA ORA VIA CORRIDONI
UNO DEI PRIMI DISTRIBUTORI DI BENZINA IN CITTA'
1929 - O.T.E.
(Officina Trasformatori Elettrici)
ANNI 30 I POMPIERI SFILANO IN CITTA'
1931
Negozio Di Porcellane-Cristallerie Novetti In Via S.Alessandro
1932
MANIFESTO PUBLICIATARIO AEREO CLUB
CANTIERI AREONAUTICI BERGAMASCHI
Pubblicità del 1931
1935
MMAGAZZINI TADINI IN PIAZZA PONTIDA
22 MAGGIO 1935
1937
Balilla al Famedio di Ponte San Pietro
1937 GUERRA ETIOPIA
LEGIONARI BERGAMASCHI
1930 MAGGIO
PIAZZA VITTORIO VENETO LA LEVA FASCISTA
ANNI 30
ESERCIZI GINNICI NELLA PALESTRA DEL LICEO "SARPI"
3 OTTOBRE 1931
VIA A. MAI IL NUOVO MATTATOIO DI BERGAMO
1931 SENTIERONE
SFILANO GLI AVANGUARDISTI
ANNI 30/40
LA CITTADELLA SEDE DELL' ISTITUTO MAGISTRALE "SUARDO"
1938
INTERNO DELLA NUOVA FONDERIA "RUMI" IN VIA OSIO
1925
IL GIRO D' ITALIA PASSA BERGAMO
1930
GARA DI MOTO DA BERGAMO BASSA A SAN VIGILIO
1929
PUBBLICITA' DELLE CLINICHE GAVAZZENI
1929
Dottor Silvio Gavazzeni A Villa Quies
TESSERA P.N.F.
SAN MARTINO DE CALVI
1927 CASA DI CURA DEL PROF. GILBERTI
NELL' ALLORA VIA QUARENGHI 54
.
1939 ROMA
SQUADRISTI BERGAMASCHI ALLO STADIO OLIMPICO ASCOLTANO IL DISCORSO DEL DUCE
1936 14 GIUGNO
IL FEDERALE DI BERGAMO VISITA L'INDUSTRIA BERGAMASCA DEL LEGNO
1927 NOVEMBRE CIMITERO DI REDIPIUGLI
LA TARGA DEI COMBATTENTI BERGAMASCHI
GHISALBA 1941 OTTOBRE
L'ASILO NIDO
1932 APRILE ALZANO LOMBARDO
LA POSA DELL'ALBERO PER ARNALDO MUSSOLINI
1934 SETTEMBRE
CAMPO DEI GIOVANI FASCISTI BERGAMASCHI IN VAL DI TENDE
1936 30 MAGGIO GROPPELLO
IL SANATORIO " A. LOCATELLI"
1925 SETTEMBRE LENNA - SAN PIETRO D'OROZIO
PONTE SUL TORRENTE PARINA
1931 OTTOBRE STRADA BUEGGIO- PIZZOLO
L' INAUGURAZIONE
1940 LUGLIO RONCOLA
LA NUOVA STRADA
1937 CORNALBA
GRUPPO DI BAMBINI ALLA COLONIA ALPINA
1937 CORNALBA
PIETRO CAPOFERRI FRA I RAGAZZI
1937 CORNALBA
S.E. SUARDO E IL COMM. CAPOFERRI IN VITA ALLA COLONIA
1934 SETTEMBRE PONTE SELVA
GLI OSPITI DELLA CASA DELL'ORFANO NELLA PINETA
1935 ALTIPIANO DI BOSSICO
CAMPEGGIO DEI GIOVANI FASCISTI BERGAMASCHI
SETTEMBRE 1929 ALTA VALLE SERIANA
LE MANOVRE DELLA MILIZIA
1933 LUGLIO ROVETTA
IL NUOVO ACQUEDOTTO CON FINO
1936 GENNAIO VALLE BREMBANA
INAUGURAZIONE DEL NUOVO RIFUGIO F.LLI CALVI
1933 CASTIONE
LA COLONNA ALPINA "MARIO GARBAGNI" PER I FIGLI DEI DIPENDENTI DELLA DALMINE,,
1942 GIUGNO FOPPOLO
IL RIFUGIO-ALBERGO ARNALDO MUSSOLINI
1935 LUGLIO LAGO D'ISEO
IL LIDO NATANTE
1931 DICEMBRE DALMINE
LA DISTRIBUZIONE DEI CESTI NATALIZI AGLI ORFANI DEGLI STABLIMENTI DI DALMINE
1941 DALMINE
O.N.L. ORGANIZZA UN CONCERTO IN FABBRICA
DALMINE 1938
LA NUOVA PISCINA
1942 LUGLIO DALMINE
IL PRIMO CAMPO NAZIONALE PER SEGRETARI DEI G.U.F.
1942 OTOBRE CARAVAGGIO
RADUNO DOPOLAVORISTICO
1929 ROVETTA
LA FESTA DEGLI ALBERI DELLE SCUOLE MEDIE DI BERGAMO -PARLA IL PREFETTO SOLMI
ZOGNO 1929 MAGGIO
FESTA DELLA LEVA FASCISTA
1929 AGOSTO CURNASCO
L'ON. CAPOFERRI E IL SEGRETARIO FEDERALE CRISTINI PARLA ALLA FESTA SINDACALE
1930 PONTE SAN PIETRO
IL PASSAGGIO DEL GIRO AEREO
1936 DICEMBRE PONTE SAN PIETRO
L'AEREOPORTO DEDICATO AD ANTONIO LOCATELLI
PONTE SELVA 1927 LUGLIO
LA CASA DELL'ORFANO
AVERARA
Foto di gruppo dei reduci della Prima Guerra Mondiale all'inaugurazione del monumento ai Caduti. 25.1.1920
PEDRENGO VILLA FRIZZONI - 1934 GENNAIO
SEDE DELLA COLONIA ANTITUBERCOLARE
LOVERE ANNI 30
DIMOSTRAZIONE GINNICA IN PIAZZA DELPOPOLO
30 SETTEMBRE 1921 LOVERE
AUGUSTO TURATI COMANDANTE LE SQUADRE BRESCIANE ALL'ADUNATA DI LOVERE
1933 APRILE LOVERE
IL "14° BATTAGLIONE CAMICE NERE" sfila per il paese
1935 GENNAIO LOVERE
IL PORTALE E IL SACRARIO DEDICATO AI CADUTI
1935 GIUGNO LOVERE
LE NUOVE SCUOLE MEDIE
1937 NOVEMBRE LOVERE
RADUNO DEI MUTILATI BERGAMASCHI
1936 16 MAGGIO PETOSINO
IL SALUTO ALLE MAESTRANZE DELLO STABLIMENTO "GRES"
1935 GIUGNO FARA OLIVANA
IL PREFETTO E IL FEDERALE ASSISTONO ALLA MIETITURA DEL GRANO
FARA OLIVANA 1935 OTTORE
ROSSONI ALLA "SOCIETA' AGRICOLA"
1939 LUGLIO FARA OLIVANA
IL FEDERALE VISITA LE ISTITUZIONI AGRICOLE
PONTIDA 1935 GIUGNO
1935 GIUGNO PONTIDA GIOVANI FASCISTI ADUNATI PER I CORI PATRIOTTICI
CRESPI D'ADDA 1940 GENNAIO
1940 GENNAIO CRESPI D'ADDA CORSO PER SEGRETARI POLITICI BERGAMASCHI
PIAZZA BREMBANA
FONTANA AL PARCO DELLE RIMEMBRANZE
S. MARTINO DE' CALVI
1937 CORNA IMAGNA
SCUOLA ELEMENTARE maschi e femmine in divisa da Balilla e Piccole Italiane
PALADINA - GIUGNO 1927
LAVORI PER L'ACQUEDOTTO
1931 OTTOBRE TREVIGLIO
LA MOBILITAZIONE DEI GIOVANI
TREVGLIO IL MERCATO ORTOFRUTTICOLO
COSTRUITO TRA IL 1932 E IL 1933
TREVIGLIO
IN FONDO ALLA PIAZZA L' ANTENNA CON LA BANDIERA DEDICATA AI MARTIRI FASCISTI
1936 TREVIGLIO
INAUGURAZIONE DEL TEATRO COMUNALE
TREVIGLIO 31 OTTOBRE 1931
MANIFESTAZIONE DEI GIOVANI FASCISTI
TREVIGLO 31 OTTOBRE 1931
MANIFESTAZIONE DEI GIOVANI FASCISTI
DALMINE 15 AGOSTO 1926,
l'inaugurazione della pista in cemento del velodromo di Dalmine, si apriva con la vittoria del giovane Alfredo Binda e di Giovanni Brunero su Bottecchia e Piccin, nell'inseguimento professionisti a coppie
RICCIONE
LA COLONIA DALMINE
1942 LUGLIO SCHILPARIO
CAMPEGGIO DEI G.U.F.
CLUSONE
OPERA DI ASSISTENZA PER LE PERSONE POVERE
1925 CLUSONE
INAUGURAZIONE MONUMENTO AI CADUTI - OPERA DELLO SCULTORE SICCARDI
1937 ZOGNO
Premiazione famiglie numerose
OSIO SOPRA 1923
Inaugurazione Monumento Ai Caduti
1923 STEZZANO
INAUGURAZIONE DEL PARCO DELLA RIMEMBRANZA
1924 STEZZANO
AVANGUARDISTI
BREMBATE SOTTO 21 APRILE 1933
1941 24 GIUGNO SAN PELLEGRINO
RADUNO DOPOLAVORISTICO
1938 APRILE CALOZIOCORTE
FESTA DEL DOPOLAVORO PROVINCIALE CON LA PARTECIPAZIONE DI OTRE 25.000 LAVORATORI
ANTONIO PESENTI, CHIAMATO TONE, NATO A ZOGNO E’ IL PRIMO BERGAMASCO AD AVER VINTO UNA TAPPA DEL GIRO D’ ITALIA, LA ROVIGO-ASIAGO DI 150 KM. CHE SI COESE IL 5 GIUGNO 1030. PESENTI ATTACCA IN SALITA, PERCORRE DA SOLO GLI ULTIMI 20 KM. E DA SOLO SI PRESENTA AL TRAGUARDO. DOPO IL SUCCESSO DELLA TAPPA CONCLUDE IL GIRO AL 5° POSTO.
1932 IL BERGAMASCO ANTONIO PESENTI
VINCITORE DEL GIRO D'ITALIA
ANTONIO PESENTI AL TOUR DEL 1932
XXVI GIRO DI FRANCIA-LA TAPPA PAU-LUCHON VINTA DA PESENTI
COPERTINA DEL SETTIMANALE SPORTIVO “TUTTI GLI SPORT”
VENGONO CELEBRATE E IMPRESE DI ANTONIO PESENTI AL TOUR DE FRANCE DEL 1931
ENRICO TIRABOSCHI NATO A BERGAMO NEL 1886
Fu il primo nuotatore italiano ad attraversare la Manica superando largamente i tempi dei predecessori e vincendo un premio di mille sterline. Partito da Gris Nez alle 20 e 8 minuti del 12 agosto 1923 raggiunse Dover dopo 16 ore e 25 minuti.
ENRICO TIRABOSCHI
All' arrivo della Traversata della Manica A Dover 1923
DOMENICA DEL CORRIERE 26 AGOSTO 1923
ENRICO RASTELLI MUORE IMPROVVISAMENTE IL 13 DICEMBRE 1931
E' CONSIDERATO IL PIU' GRANDE GIOCOLIERE DEL MONDO
I FUNERALI DI RASTELLI
NELLA SUA VILLA DI VIA GARIBALDI
SOTTOSCRIZIONE PER LA CASA DEL FASCIO
4 AGOSTO 1932 "LA VOCE DI BERGAMO"
SOTTOSCRIZIONE PER LA CASA DEL FASACIO
10 OTTOBRE 1932 "LA VOCE DI BERGAMO"
LA CASA DEL FASCIO DI BERGAMO
DEDICATA A "ANTONIO LOCATELLI" TRIPLICE MEDAGLIA D'ORO
INTERNI DELLA CASA DEL FASCIO
1929 VIA GABRIELE CAMOZZI
COPERTURA DELLA ROGGIA
IL VESCOVO DI BERGAMO ADRIANO BERNAREGGI
Nacque ad Oreno di Vimercate (Monza e Brianza) il 9 novembre 1884, ultimogenito di Giovanni e Luigia Ravanelli. Suo fratello Domenico fu vicario episcopale di Milano e vescovo titolare di Famagosta. Ordinato presbitero nel 1907, si laureò in diritto canonico alla Pontificia Università Gregoriana. Dopo la laurea diventò insegnante di diritto canonico nel seminario arcivescovile di Milano. Dopo alcuni anni, padre Agostino Gemelli gli offrì un posto come professore in diritto ecclesiastico all'Università Cattolica di Milano. Il cardinale Achille Ratti lo nominò parroco di San Vittore al Corpo a Milano. Il 16 dicembre 1931 papa Pio XI lo nominò vescovo coadiutore di Bergamo con diritto di successione e vescovo titolare di Nissa. Il 14 aprile 1936 divenne vescovo di Bergamo, succedendo a Luigi Maria Marelli e venne promosso arcivescovo, titolo personale, nel 1952. Nel luglio 1943 fu coordinatore dei lavori che portarono alla redazione del Codice di Camaldoli. Morì a Bergamo il 23 giugno 1953. I funerali si tennero il 27 giugno successivo in Cattedrale, dove è sepolto nella Cripta dei Vescovi.
1932 LUIGI CAMBIAGGIO
NUOVO CAPO DELLA PROVINCIA
DIRETTORI “ECO DI BERGAMO” DAL 1922 AL 1945
Don Clienze Bortolotti (marzo 1903 - 18 ottobre 1925) Giovanni Pandini (19 ottobre 1925 - 28 gennaio 1927) Camillo Fumagalli (29 gennaio 1927 - 29 marzo 1930) Don Giuseppe Vavassori (21 marzo 1930 - 31 dicembre 1932) Don Piermauro Valoti (1° gennaio 1933 - 29 novembre 1938) Mons. Andrea Spada (30 novembre 1938 - 28 ottobre 1989)
IL CENTURIONE PESENTI GRITTI
MEDAGLIA D' ORO DEL 14^ BATTAGLIONE CC. NN.
LA STAZIONE AEREA BERGAMO-PONTE SAN PIETRO
I GRUPPI RIONALI
La costituzione dei "gruppi rionali fascisti" trae la sua origine dalla applicazione pratica dell'articolo 10 dello statuto del partito nazionale fascista che riguarda la costituzione dei fasci di combattimento.In base all'ordinamento suddetto veniva così creato un'apparato che permetteva una più capillare penetrazione in tutto il territorio nazionale.La denominazione usualmente adottata di "gruppi rionali", in pratica si riferisce a tutte quelle formazioni periferiche istituite dai fasci di combattimento delle provincie nei vari quartieri e sobborghi, che per il gran numero di aderenti, non potevano essere tutti seguiti da una sola sede centrale.Le prime formazioni di "gruppi", specialmente nelle grandi città avvennero già a partire dal 1923, per raggiungere la massima espansione negli anni 30.Nei primi anni i "gruppi rionali" presero nomi differenti, come ad esempio: "circolo", "circolo fascista", "circolo rionale" e" circolo rionale fascista".Ad ogni "gruppo" fin dall'inizio, comunque venne dato un nome a ricordo di un eroe od un personaggio del passato, molto spesso di un caduto della rivoluzione fascista, oppure una connotazione riferentesi ad una località o data storica celebrata dal regime
LA MAPPA DEI GRUPPI RIONALI
Da la “Voce di Bergamo” nell’edizione di giovedì 6 Febbraio 1936, A. XIV E.F.
“La nuova giurisdizione dei Gruppi Rionali del Fascio di Bergamo”
G. Benedetti : Centro, Stazione ferroviaria, Carnovali, via Broseta fino via P. il Vecchio
S. Boffelli : Ospedale, Fontanabrolo, Loreto, San Matteo, Longuelo
M. Bianchi : S. Tomaso de Calvi, Grumellina
G. Neri : Colognola, Canovine
V. Nava : Malpensata, Campagnola, Boccaleone, Borgo Palazzo da via Rovelli
Benito Mussolini : Borgo Santa Caterina, Celestini, Baioni, Lazzaretto, Galgario
Filippo Corridoni : Bianzana, Redona, Martinella, viale regina Margherita
P. Poli : Valtesse, Valverde
Giuseppe Garibaldi : Città Alta, Castagneta, San Vigilio, Torni, Castagna, Astino
1938 GRUPPO RIONALE FASCITA DEL QUARTIERE DI VALTESE
Foto di Piero Gentili il fotografo ufficiale del P.N.F. di Bergamo
GRUPPO RIONALE CENTRO
" ALDO LUSARDI "
BERGAMO QUARTIERE "REDONA"
SEDE DEL GRUPPO RIONALE "F. CORRIDONI"
PARTICOLARI DELLA SEDE DEL GRUPPO "F. CORRIDONI"
BERGAMO QUARTIERI CENTRO, STAZIONE FERROVIARIA, CARNOVALI, BROSETA FINO VIA PALMA IL VECCHIO
INTERNO DEL GRUPPO RIONALE "BENEDETTI"
BERGAMO FASCISTA DEL 3 GIUGNO XVII
VIA ZAMBONATE 33 SEDE DEL GRUPPO RIONALE "GIULIO BENEDETTI"
Giulio Benedetti (nato ad Abegno (BG) il 15 maggio 1899 - morto a Bergamo il 10 ottobre 1924) Operaio meccanico ex carabiniere. Trovatosi solo in un'osteria nelle vicinanze di Albengo, venne aggredito e percosso da tre giovani. I fascisti di Treviolo, da lui avvertiti, si recarono ad Albegno per una rappresaglia, durante la quale riportarono ferite da arma da taglio il fratello del Benedetti ed un altro milite. Giulio Benedetti Cercò di rintracciare il feritore e si recò nella sua abitazione: non appena entrato nel cortile di casa, fu colpito alla schiena da una coltellata, morendo poco dopo all'ospedale
1936 30 MAGGIO
TEATRO DUSE L' ADUNATA DEL GRUPPO RIONALE "BENEDETTI"
TEATRO SOCIALE
SEDE DEL GRUPPO RIONALE DI CITTA' ALTA
BERGAMO QUARTIERE COLOGNOLA -INTERNO DEL GRUPPO RIONALE "NERI"
Guido Neri (nato ad Ancona il 25 febbraio 1904 - morto a Tieste il 10 febbraio 1930) Nel 1920 si iscrisse alle squadre d'azione e prese parte a diverse spedizioni punitive. Essendo giornalista, nel 1928 passò al quotidiano "Il Popolo di Trieste".Morì nel suo ufficio redazionale, vittima di un attentato dinamitardo contro la sede del suo giornale.
BERGAMO QUARTEIRE "GRUMELLINA"
LA SEDE DEL GRUPPO RIONALE "M. BIANCHI"
1936 DICEMBRE
BORGO SANTA CATERINA DISTRIBUZIONE DEI PACCHI AI BAMBINI
1935- PIAZZA VITTORIO VENETO
SFILATA MILITARE
1939-PIAZZA VITTORIO VENETO
PREMIAZIONE DI UNA PICCOLA ITALIANA
1938 GIACOMO SUARDO
VICE PRESIDENTE DEL SENATO
1927 NOVEMBRE CIMITERO DI REDIPIUGLIA
LA TARGA DEI COMBATTENTI BERGAMASCHI
1939 I CONSIGLIERI NAZIONALI BERGAMASCHI
ALLA CAMERA DEI FASCI E DELLE CORPORAZIONI
1939 MAGGIO ROMA
LE DONNE FASCISTE BERGAMASCHE ALL' ADUNATA NAZIONALE
1940 LAURA CALVI RONCALLI
VIENE NOMINATA DIRIGENTE NAZIONALE PER LE ORGANIZZAZIONI FEMMINILI DEL P.N.F.
1940 VIRGINIO CADEI
SEGRETARIO DELLA FEDERAZIONE DEI FASCI DI BERGAMO
1937
IL SEGRETARIO PROVINCIUALE DELL' O.N.D. CON GLI INSEGNANTI DELLE MEDIE SERALI
1940
LA SQUADRA FEMMINILE DI BASKET DELLA GIL DI BERGAMO
1940 4 FEBBRAIO
VENTENNALE DELLA FONDAZIONE DEL FASCIO DI BERGAMO
CONCORSO IPPICO CITTA' DI BERGAMO
LE VISITE DEL DUCE NELLA BERGANASCA
10 Giugno 1914 conferenza al teatro Nuovo
4 Dicembre 1914 conferenza al teatro Nuovo
20 Marzo 1919 discorso a Dalmine
26 Ottobre 1924inaugurazione della torre dei Caduti
27 Ottobre 1924 visita alla fabbrica della Dalmine
15 Aprile 1945 a San Vigilio al ristorante “La Montanina”
27 OTTOBRE 1924 PIAZZA VITTORIO VENETO
LA VISITA DI MUSSOLINI A BERGAMO
9 SETTEMBRE 1939 PIAZZA VECCHIA-INAUGURAZIONE PREMIO BERGAMO
GIUSEPPE BOTTAI MINISTRO DELLA CULTURA POPOLARE CON IL PITTORE GIULIO MASSERONI, DIETRO SULLA SCALINATA IL VESCOVO ADRIANO BERNAREGGI
.
1941 - "III PREMIO BERGAMO"
PASSAGGIO DELLE AUTORITA'
LE COLOGNE ELIOTERAPICHE DELLA PROVINCIA
POLARESCO- COLONIA ELIOTERAPICA
Balilla e educatori
POLARESCO- COLONIA ELIOTERAPICA
Educatrici ed educatori con i balilla
POLARESCO- COLONIA ELIOTERAPICA
POLARESCO- COLONIA ELIOTERAPICA
Alzabandiera - Saluto fascista da parte di fanciulli
1926 PIAZZA VITTORIO VENETO
IL DISCORSO DI STARACE SEGRETARIO DEL PARTITO
1932 LUGLIO
STARACE E BARATTO ALLA RIVISTA DEI GIOVANI FASCISTI
LA FARA "COPPA CITTA' DI BERGAMO"
VINTA DA TAZIO NUVOLARI
NUVOLARI IN TESTA ALL' INIIO DEL VIALE" DELLE CENTO PIANTE"
1935
Circuito delle Mura
1935
CIRCUITO DELLE MURA
1935
TAZIO NUVOLARI ALLA " 1^ COPPA CITTA' DI BERGAMO"
LA TRIBUNA COPERTA DELLO STADIO " MARIO BRUMANA"
PROGETTO DELLO STADIO " MARIO BRUMANA"
PANORAMICA DELLO STADIO " MARIO BRUMANA"
2 MARZO 1924 - PROPAGANDA ELETTORALE IN PIAZZA VITTORIO VENETO
L'ADUNATA FASCISTA
APRILE 1924
LE ELEZIONI POLITICHE IN CITTA'
1924- I CANDIDATI BERGAMASCHI PER ELEZIONI POLITICHE
RIVISTA DI BERGAMO
ANNO XII-NR. 1-2 GENNAIO-FEBBRAIO 1933
1934 1 DICEMBRE
CAMBIO DELLA GUARDI ALLA FEDERAZIONE DI BERGAMO VENGONO NOMINATI VICE FEDERALE ETTORE COLOMBO VICE SEGRETARIO DEL FASCIO BERGAMASCO AVV. NINO CARNAZZI
I PREFETTI DI BERGAMO
CARASSI dr. Antonio Roberto (ottobre 1920 – gennaio 1923)
CANTORE dr. Decio Samuele (gennaio 1923 -febbraio 1925)
PIOMARTA dr. Francesco (febbraio 1925 – agosto 1926)
SOLMI dr. Carlo (agosto 1926 - luglio 1929)
TERZI dr. Egisto (luglio 1929 - luglio 1932)
CAMBIAGGIO dr. Luigi (agosto 1932 -settembre 1933)
LA VIA dr. Lorenzo (gennaio 1934 - luglio 1935)
STRANO dr. Salvatore (luglio 1935 - giugno 1936)
TOFFANO avv. Giuseppe (giugno 1936 – agosto 1939)
BALLERO Conte dr. Francesco (agosto 1939 - agosto 1942)
GIANNITRAPANI dr. Luigi (settembre 1942 - settembre 1943)
CAVANI dr. Aldo Bergamo (settembre – ottobre 1943)
VECCHINI ing.Rodolfo (ottobre 1943-aprile 1945)
1926 ETTORE CAPANI
IL NUOVO PREFETTO DI BERGAMO
1935 SALVATORAE STANO
IL NUOVO PREFETTO
1936 TOFFANO GIUSEPPPE
1939 - BALLERO FRANCESCO
PREFETTO DI BERGAMO
PODESTA' (1927-1943)
con la legge fascista del 4 febbraio 1926 n. 237, venne istituito il podestà. Dal 21 aprile 1927 al 1945 gli organi dei comuni del Regno, furono soppressi e tutte le funzioni in precedenza svolte dal sindaco, dalla giunta e dal consiglio comunale furono trasferite ad un podestà, nominato con Regio Decreto, su proposta del Governo, per cinque anni e in ogni momento revocabile. Nei comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti ma inferiore a 100.000 il podestà fu affiancato da un vice-podestà, nominato dal Ministero dell’Interno. Il podestà era inoltre assistito da una consulta municipale con funzioni consultive, composta da almeno 6 consultori, nominati dal Prefetto della Provincia.
PASQUALE PORETTI 26 dicembre 1922 – 7 febbraio 1923 Commissario temporaneo
VITTORIO BOUFFIER 8 febbraio 1923 – 27 agosto 1923 Commissario temporaneo
ROBERTO CARSANA 28 agosto 1923 – 23 luglio 1924 Commissario prefettizio
ROBERTO CARSANA 24 luglio 1924 – 22 marzo 1927 Sindaco
ROBERTO CARSANA 21 aprile 1927-1 maggio 1929 Podestà
LUIGI CASSANI 6 maggio 1929 - 13 maggio 1938 Podestà
CRISTOFORO DE VIZZI 7 giugno 1938 - 11 dicembre 1939 Regio Commissario, poi Podestà
GUIDO FERRARI 12 dicembre 1939 - 13 febbraio 1940 Commissario prefettizio
CRISTOFORO DE VIZZI 14 febbraio 1940 4 dicembre – 1942 Podestà
FRANCO PANNELLA 11 gennaio 1943 – 27 settembre 1943 Commissario prefettizio
GIACOMO FRATELLI 27 settembre 1944 – 25 aprile 1945 Commissario prefettizio
I QUESTORI
LUCIANO MANTELLA 1922 – GIOVANNI GUARDUCCI 1922/1924 -SILVIO SILVESTRI 1925/1926 - ERNESTO MENNA 1927 – GIOVANNI GUARDUCCI 1927/1931 – VINCENZO GIANNI TRAPANI 1931/1935 - BELLISARIO MONARCA 1935/1937 – GIUSEPPE PUMO 1937/1943 – DIEGO CONIGLIO 1943/1944 – LODOVICO MOFFEI 1944 – COSTANTINO DE NICOLAIS 1945
L' AUTOSTRADA BERGAMO-MILANO
INAUGURATA IL 24 SETTEMBRE 1927
1926 COSTRUZIONE DI UN PONTE SULL' AUTOSTRADA BERGAMO-MILANO
Calusco D'Adda – Paderno- Il grandioso ponte Ferroviario e Stradale sull' Adda , lunghezza del ponte m.315 altezza sulla magra alla prov. 82 corda dell'arco 150 -saetta 37,50 materiale metallico . tonnellate 2650
1930 MAGGIO
L' ON. BENNI VISITA GLI STAND DELL' ISTITUTO ITALIANO DI ARTI GRAFICHE DI BERGAMO ALLA FIERA DI MILANO
1936 - L' OFFERTA DEI BERGAMASCHI DEL FERRO ALLA PATRIA
BERGAMO
SCRITTA SUI MURI
BERGAMO PIAZZALE OBERDAN
SCRITTA SUI MURI
BERGAMO BORGO SANTA CATERINA
SCRITTA SUI MURI
BERGAMO I PROPILEI DI PORTA NUOVA
SCRITTE
BERGAMO PORTA NUOVA
SCRITTA SUL PROPILEO
BERGAMO VIA SAN GIOVANNI
SCRITTA SUI MURI
BERGAMO VIA BORGO PALAZZO
SCRITTA SUI MURI
BERGAMO
SCRITTA SU UN ASILO
BERGAMO QUARTIERE COLOGNOLA
SCRITTA SUI MURI
BERGAMO VIA NAZARIO SAURO
SCRITTA SUI MURI
BERGAMO VIA PALMA IL VECCHIO
SCRITTA SUI MURI
BERGAMO PIAZZA SANT' ANNA
SCRITTA SUI MURI
BERGAMO VIA MAJ ANGOLO VIA BORGO PALAZZO
SCRITTA SUI MURI
1935 SEDRINA
Costruzione del quarto ponte stradale
COVO
Piazza Impero oggi P.za S.S. Apostoli
1924 VILLA D' ALME'
FABBRICHE RIUNITE CEMENTO E CALCE
DALMINE 1937
PIAZZA DELL' IMPERO
COMUNE DI DALMINE
SCRITTA SULLA FABBRICA
COMUNE DI DALMINE
SCRITTA SULL' "ANTENNA"
TRESCORE
EX SEDE DEL DOPOLAVORO FASCISTA DEDICATA AD ATONIO LOCATELLI
COMUNE DI OSIO SOPRA
SCRITTA SUI MURI
CARTA INTESTATA COMUNE DI LOVERE
1934 PONTE SAN PIETRO
Palestra Sandro Italico Mussolini
COMUNE DI SERINA
SCRITTA SUI MURI
COMUNE DI SERINA
COMUNE DI SERINA
COMUNE DI SERINA
COMUNE DI SERINA
SCRITTA SUI MURI
COMUNE DI BAGNATICA
SCRITTA SUI MURI
COMUNE DI SAN PELEGRINO
SCRITTA SUI MURI
COMUNE DI RIVIERA D' ADDA (ORA MEDOLAGO/SOLZA)
SCRITTA SUI MURI
COMUNE DI MAPELLO
SCRITTA SUI MURI
COMUNE DI AMBIVERE
SCRITTA SUI MURI
CERCHIERA - FRAZIONE DI AMBIVERE
SCRITTA SUI MURI "VINCERE"
COMUNE DI CARAVAGGIO
SCRITTA SUI MURI
COMUNE DI GAZZANIGA
SCRITTA SUI MURI
COMUNE DI STROZZA
SCRITTA SUI MURI
COMUNE DI BREMBATE SOPRA
SCRITTA SUI MURI
COMUNE DI MONTELLO
SCRITTA SUI MURI
COMUNE DI MONTELLO
SCRITTA SUI MURI
COMUNE DI GROMO
SCRITTA SUI MURI
COMUNE DI COVO
SCRITTA SUI MURI
COMUNE DI ROVETTA
SCRITTA SUI MURI
COMUNE DI SCANZOROSCIATE
SCRITTA SUI MURI
COMUNE DI CLUSONE
SCRITTA SUI MURI
COMUNE DI TORRE DE ROVERI
SCRITTA SUI MURI
COMUNE DI SONGAVAZZO
SCRITTA SUI MURI
COMUNE DI MOZZO
SCRITTA SUI MURI
COMUNE DI BRANZI
SCRITTA SUI MURI
COMUNE DI ALBINO
SCRITTA SUI MURI
COMUNE DI GANDINO
CASSETTA POSTALE
1929
INCONTRO DI DOPPIO MISTO SUI CAMPI DEL GRAND HOTEL DI SAN PELLEGRINO
1928 NEMBRO
colonia elioterapica del Patronato Scolastico
1925 CORNA IMAGNA
Balilla in divisa; a sinistra bandiera italiana con l'immagine, in campo bianco del Balilla genovese
1935 - COSTA IMAGNA
Premiazione delle famiglie numerose di Costa
1941 - SELINO - SANT'OMOBONO IMAGNA
Fasci di combattimento in Valle Imagna
LE CASE DEL FASCIO NELLA BERGAMASCA
1927 CASA DEL FASCIO E DEI SINDACATI BERGAMO (ARCH. A. COLLEONI)
1930 CASA DEL FASCIO BORGO DI TERZO
1930 CASA DEL FASCIO MORENGO
1934 CASA DEL FASCIO BAGNATICA
1935 CASA DEL FASCIO DI GAZZANIGA
1935 CASA DEL FASCIO ALBINO (ARCH. R. BONORANDI)
1935 CASA LITTORIA NEMBRO (ARCH. A. BERGONZO)
1936 CASA LITTORIA CARAVAGGIO (ARCH. A. BERGONZO)
1937 CASA DEL FASCIO ZOGNO
1937 CASA DEL FASCIO COVO (ARCH. G. SANGA)
1937-40 CASA DEL FASCIO PONTE SAN PIETRO (ARCFH. A. BERGONZO)
1938-39 CASA DEL FASCIO FARA D’ADDA (ARCH. R. INCHIOSTRI)
1940 CASA DEL FASCIO BERGAMO (ARCH. A. BERGONZO)
CASA DEL FASCIO DI GRUMELLO DEL PIANO
LA CASA DEL FASCIO DI SCANZOROSCIATE
LA CASA DEL FASCIO DI BORGO DI TERZO
LA CASA DEL FASCIO DI NEMBRO
LA CASA DEL FASCIO DI GAZZANIGA
POSTA IN VIA DANTE- VI TROVARONO SEDE ANCHE L' OPERA NAZIONALE BALILLA E L'OPERA NAZIONALE MATERNITA' E IL DOPOLAVORO
LA CASA DEL FASCIO DI GAZZANIGA
LA CASA DEL FASCIO DI CARAVAGGIO
LA CASA DEL FASCIO DI CARAVAGGIO
LA CASA DEL FASCIO DI CARAVAGGIO
LA CASA DEL FASCIO DI TREVIGLIO
LA CASA DEL FASCIO DI TREVIGLIO
SCULTURE DELLA CASA RISPARMIATE DALLA DEMOLIZIONE
LA CASA DEL FASCIO DI PONTE SAN PIETRO
1940 - INAUGURAZIONE CASA DEL FASCIO DI PONTE SAN PIETRO
PARLA GIACOMO SUARDO
LA CASA DEL FASCIO DI FONTANELLA
LA CASA DEL FASCIO DI ALBINO
LA CASA DEL FASCIO DI DALMINE
DALMINE SEDE DEL COMUNE
DALMINE 1929
LA GUARDIA AL MONUMENTO
DALMINE 20 MARZO 1939
INAUGURAZIONE DEL MONUMENTO ERETTO IN RICORDO DEL DISCORSO DI MUSSOLINI AGLI OPERAI DELLA DALMINE DEL 20 MARZO 1919
DALMINE 20 APRILE 1939
INAUGURAZIONE MONUMENTO IN RICORDO DELLA VISITA DEL DUCE
DALMINE LA CASA DEL FASCIO
Sulla Piazza dell'Impero di Dalmine, si affacciavano gli edifici di rappresentanza del Comune di Dalmine, edificati tra il 1934 e il 1938. Tra di essi la Casa del Fascio, costruita tra il 1934-35 e donata dalla Soc. An. Stabilimenti di Dalmine, il 28 ottobre 1936 (XIV), al Fascio di combattimento di Dalmine e fu la sede di tutte le organizzazioni della federazione del fascio locale.Il centro della Casa del Fascio era costituito dal Sacrario, in ricordo dei camerati caduti, con le pareti e il pavimento di marmo scuro e, al centro, un'ara in porfido rosso. Era presente inoltre un'ampia sala per le adunate. Esternamente l'edificio presentava una torre in pietra di Predappio della rocca delle Caminate e davanti all’edificio un atrio con colonne tubolari d'acciaio prodotte e simbolo della S.A. Dalmine. Sulla torre, lato sud, un bassorilievo allegorico dello scultore Banterle di Verona e, sopra, campeggiava la frase “credere, obbedire, combattere”.Sulla torre della Casa, nello spazio sotto il balconcino, una targa ricordo con la seguente dedica: “questa casa sorta per fede e volontà della Stabilimenti di Dalmine nel primo anno dell’Impero volle essere nel tempo fiaccola e monito perché qui prima che altrove garrì sul fecondo lavoro il tricolore e nella nuova aurora parlò al mondo il superbo genio italico di Benito Mussolini. 28-10-XIV”
VILLADOGNA
IL CINEMA-TEATRO INAUGURATO IL 30 LUGLIO 1927
1936-CINETEATRO DI NEMBRO
Verso la fine del 1934 il cav. Francesco Moscheni, da alcuni anni residente a Torino, ma originario di Nembro, decise di far erigere a proprie spese un “grandioso fabbricato” da adibire a sede dell’Opera Nazionale Balilla (O.N.B.) e opere assistenziali. Del progetto fu incaricato lo studio dell’ing. Luigi Bergonzo di Bergamo. La concezione dell’edificio è concordemente attribuita al figlio Alziro, da poco laureatosi in architettura al Politecnico di Milano e già vincitore nel 1932 del concorso per la Casa del Balilla di Bergamo. I lavori, assegnati all’imprenditore Morosini di Nembro, presero avvio nel giugno 1935. Il giorno dell’inaugurazione fu fissato per domenica 17 maggio 1936. L’impegno economico fu di 400.000 Lire, per complessive 13.200 giornate lavorative che corrisposero all’impiego di una cinquantina di operai occupati per ciascuno dei due turni di lavoro. Il complesso progettato per ospitare, oltre il teatro e il cinema, le adunanze, oltre a locali per l’assistenza. Successivamente prevalse l’uso esclusivo a sala per rappresentazioni cinematografiche e teatrali. Il palcoscenico, concepito come una scatola nera con un pavimento in legno chiaro, poteva ospitare un orchestra di almeno 60 elementi .
1929 ROMANO LOMBARDO
IL NUOVO OSPEDALE CIVILE
SONGAVAZZO
LA SCUOLA ELEMENTARE
LEFFE-SCUOLA ELEMENTARE
EDIFICATA NEL 1939
BRATTO
ASILO NIDO "BICE AUSENDA" EDIFICATO NEL 1936
1928 PIAZZATORRE
LA COLONIA GENOVESE INTITOLATA A MUSSOLINI
SAN PELLEGRINO TERME
1926 SAN GIOVANNI BIANCO
Ponte Della Cartiera In Costruzione
1930 PALAZZOLO SULL' OGLIO Località S. Pancrazio
Inaugurazione dell'autostrada Bergamo-Brescia
1940 MANOVRE MILITARI A CLUSONE
TRASPORTO CUCINA DA CAMPO
ALZIRO BERGONZO
ANNI 40 VILLA" TRUSSARDI"
unico edificio residenziale di Bergamo, all'incrocio tra Via Diaz e Via Cadorna, progettata negli anni quaranta dall'arch. Alziro Bergonzo
ALZIRO BERGONZO nasce a Bergamo nel 1906 ,nel 1933 si laura in architettura al Politecnico di Milano.
1932, non ancora laureato, vince il concorso per il palazzo della GIL a Bergamo in Via angelo Maj
Negli anni progetta numerosi edifici in vari paesi della bergamasca
1934 la Casa Littoria e la Casa GIL a Nembro.
1936 progetta la Casa Littoria di Fontanella, Caravaggio e Ponte San Pietro
1937 progetta il Monumento ai Caduti fascisti a Bergamo in Piazza Matteotti
1939 progetta nel centro di Bergamo la fontana “zuccheriera” a Porta Nuova e la Casa Littoria.
1940 la Torre dei Venti all’imbocco dell’autostrada per Milano e sempre nello stesso anno la scuola elementare di Leffe.
Nel dopoguerra trasferisce la sua attività prima a Roma e poi a Milano
ECO DI BERGAMO 20 MAGGIO 1935
1930
ANTONIO LOCATELLI IN VISITA ALLE ARTI GRAFICHE
LA CASA MUSEO DI ANTONIO LOCATELLI
TRE VOLTE MEDAGLIA D' ORO
CIMITERO DI BERGAMO TOMBA DI ANTONIO LOCATELLI
CIMITERO DI BERGAMO TOMBA DI ANTONIO LOCATELLI
1937 ALZA BANDIERA
IN MEMORIA DI ANTONIO LOCALTELLI ALLA CASA DELL'ORFANO
1927 IL NUOVO DIRETORIO FEDERALE
I FEDRALI DI BERGAMO
1921 BERATTO GIUSEPPE 1922 BERATTO GIUSEPPE dal 24 Luglio SUARDO GIACOMO 1923 SUARDO GIACOMO 1924 SUARDO GIACOMO dal 18 Maggio BERATTO GIUSEPPE 1925 BERATTO GIUSEPPE 1926 BERATTO GIUSEPPE dal 6 Ottobre CAPOFERRI PIETRO 1927 CAPOFERRI PIETRO 1928 CAPOFERRI PIETRO 1929 CAPOFERRI PIETRO dal 12 Aprile CRISTINI LUIGI 1930 CRISTINI LUIGI dal 15 Novembre STEINER GIUSEPPE ( commissario) 1931 STEINER GIUSEPPE (commissario) dal 23 Gennaio BERATTO GIUSEPPE 1932 BERATTO GIUSEPPE 1933 BERATTO GIUSEPPE dal 3 Ottobre SANTI EMILIO 1934 SANTI EMILIO dal 21 Maggio VALLI ANTONIO 1935 VALLI ANTONIO 1936 VALLI ANTONIO
dal 3 Maggio Morelli Morello 1937 MORELLI MORELLO 1938 MORELLI MORELLO dal 20 Ottobre SELANI ORFEO 1939 SELANI ORFEO 1940 SELANI ORFEO dal 1 Agosto CADEI VIEGINIO 1941 CADEI VIRGINIO dal 29 Maggio GALLARINI GINO 1942 GALLARNI GINO 1943 GALLARINI GINO dal 1 Aprile CIONINI VISANI MARIO
1943 BERIZZI ANGELO (commissario)
IL FEDERALE BERATTO GIUSEPPE
IL FEDERALE PIETRO CAPOFERRI
IL FEDERALE CONINI VISANI MARIO
IL FEDERALE GINO GALLARINI
IL FEDERALE GIACOMO SUARDO CON ALLA SUA SINISTRA IL CONSOLE GATTI
1939 IL FEDERALE CADEI VIRGILIO
IL FEDERALE MORELLI MORELLO
IL FEDERALE ANGELO BERIZZI
IL FEDERALE SELANI ORFEO
1939 - IL VICE FEDERALE TERZI
PREMIA GLI ALLIEVI DELLA SCUOLA OFFICINA DI DALMINE
1940 - IL VICE FEDERALE CARNAZZI
1939 FRANCESCO BALLERO
NUOVO PREFETTO DI BERGAMO
ARCHITETTO MARCELLO PIACENTI
Marcello Piacentini (Roma, 8 dicembre 1881 – Roma, 18 maggio 1960) A soli ventisei anni, nel 1907 partecipa al concorso per la risistemazione del centro cittadino di Bergamo (sul quale interverrà tra il 1922 e il 1927).
MANIFESTO PUBBLICITARIO DEL 1927
1928-CAPRIATE SAN GERVASIO
COLONIA ELIOTERAPICA FLUVIALE
1935 LUGLIO CESENATICO
COLONIA "ANTONIO LOCATELLI"
1935 CESENATICO
BAMBINE BERGAMASCHE IN COLONIA
CESENATICO
L' ALZABANDIERA ALLA COLONIA MARINA
ANNI 30
LABARO OND DI DALMINE
1938
Labaro dell' Ass. Naz. Fam. Caduti e Mutilati per la Causa Nazionale - Bergamo
DISTINTIVO DEI FERITI E MUTILATI PER LA CAUSA NAZIONALE
che si vede al centro del Labaro nella foto soprastante
1941
CONCERTO ALLA FABRICA MAGRINI
OTTOBRE 1941
MANIFESTO SUI MURI
1942 28 OTTOBRE
1942 28 OTTOBRE NEL VENTENNALE DELLA MARCIA SU ROMA OTTOMILA PERSONE AMMASSATE IN PIAZZA DEL LITTORIO RENDONO OMAGGIO AGLI SQUADRISTI DELLA VECCHIA GUARDIA
1942
BERGAMO RACCOLTA PER LE FAMIGLIE DEI CAMERATI ALLE ARMI
1923
MANIFESTAZIONI E ADUNATA A BERGAMO
ADUNATA 1924
ADUNATA 1925
ADUNATA 1927
ADUNATA 1931
ADUNATA 1932
1932 SENTIERONE
GAGLIARDETTI DURANTE UNA PARATA MILITARE
ADUNATA 1933
ADUNATA 1934
ADUNATA 1935
ADUNATA 1936
ADUNATA 1937
ADUNATA 1938
ADUNATA 1940
20 MARZO 1941
CELEBRAZIONE DEL XXII ANNUALE DEL DISCORSO DI MUSSOLINI
PARTITO FASCISTA REPUBBLICANO FEDERAZIONE DI BERGAMO
GRUPPO FEMMINILE
1942 FEBBRAIO
1942 FEBBRAIO IL FEDERALE NEL SALONE DELLA VECCHIA GUARDIA
1942 FEBBRAIO
IL FRDERALE GALLARINI FRA GLI OPERAI DELLA RUMI
1943
Piazza Vittorio Veneto
SETTEMBRE 1944
Militi della IX^ B.N. "G. Cortesi" di Bergamo fotografati a Rota Imagna (BG)
1944
Giuramento Di Ausiliarie E Brigatisti Presso Caserma Seriate A Bergamo
1944
-TIMBRO FEDERAZIONE FASCI REPUBBLICANI DI BERGAMO
1944 - Caserma Seriate a Bergamo
Adunata nel convento di San Francesco
PARTITO FASCISTA REPUBBLICANO FEDERAZIONE DI BERGAMO
Tessera provvisoria rilasciata in data 15 settembre 1943
L' ECO DI BERGAMO 26 LUGLIO 1943
IVREA - NOVEMBRE 1944
Consegna delle Drappelle al Btg."BERGAMO" della Div. "LITTORIO" Le "Madrine", Clelia CALVI (a sinistra) Madre dei quattro Caduti Bergamaschi nel primo Conflitto Mondiale, (a destra) Adele ARRIGONI, nel dopoguerra fu la prima Delegata di Bergamo dell'Ass. Naz. Fam. Caduti e Dispersi della RSI. A lei si deve la creazione, nella seconda metà degli anni'50, del Campo dei "CADUTI PER LA REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA" al Cimitero Monumentale di Bergamo.
26 APRILE 1945
l 26 aprile 1945 usciva l'ultimo numero di " Bergamo Repubblicana" quotidiano del Partito Fascista Repubblicano Qui di seguito la trascrizione dell’articolo di fondo. Il tono è ben diverso rispetto a quello del giorno precedente in cui la situazione militare veniva definita “ fluida ma non critica “ INVITO ALLA CALMA In queste dolci giornate di fine aprile gli avvenimenti si avvicendano turbinosi. Si svolge nel cuore della Germania la più grande battaglia che la storia ricordi ed indubbiamente il suo esito sarà decisivo agli effetti immediati della guerra. Di ciò sono consce le parti in lotta, che si contendono accanitamente ogni palmo di terreno, versando fiumi di sangue per il possesso o la riconquista di un fortino, una casa sbrecciata, un muretto diroccato. Anche nella nostra martoriata Patria gli avvenimenti si susseguono con ritmo veloce ed i nervi degli Italiani sono tesi spasmodicamente, fin quasi a spezzarsi, mentre dalle fantasie più calde e sbrigliate escono a getto continuo notizie per lo più inverosimili od esagerate, le quali si diffondono fulminee, nella massa creando uno stato d’animo fuori dal normale. Si attendono gli eventi. Chi aspetta le truppe che ai suoi occhi rappresentano la fine della guerra con tutte le sue più o meno benefiche conseguenze; chi spera che un miracolo possa verificarsi all’ultimo istante, che valga a risparmiare lutti e disastri. Non intendiamo oggi entrare in merito e neppure discutere sui diversi punti di vista anche perché non è il momento più adatto. Solo vogliamo dire una cosa. In questi anni di sofferenze, il nostro popolo - attore o spettatore di avvenimenti eccezionali - non ha certo dimostrato di possedere una superiore educazione morale. Per sua natura impetuoso ed irriflessivo, egli si è lasciato trascinare dalle alterne vicende di una lotta senza precedenti, lasciandosi dominare, anziché dominare gli eventi, dimostrando con ciò di non possedere una quadratura, e riconosciamolo pure, una spina dorsale quale si addice ad un grande popolo. Comunque, la popolazione bergamasca ha finora dimostrato di essere più a posto di quella d’altre regioni, in derivazione appunto del suo carattere piuttosto chiuso ed al suo temperamento non proclive alla facile esaltazione ed al subitaneo collasso. Ognuno ha la sensazione che gli avvenimenti stiano precipitando, poiché il nemico, forte di una schiacciante superiorità d’uomini e mezzi, si avvicina alle nostre terre. Non si possono fare previsioni su quel che potrà accadere. Si avvicina il momento culminante di una crisi destinata a lasciare tracce indelebili nei secoli avvenire, ma è da prevedere che se il popolo non dominerà i nervi, se non imporrà alla mente e al cuore la maggior calma e serenità, anche noi bergamaschi, che ci annoveriamo tra le genti più calme e serene viventi, su questa tribolata Italia, potremo assistere o partecipare ad avvenimenti gravissimi. Sia dato quindi il bando alle voci tendenziose, ognuno stia al suo posto, pensi ai fatti propri, si attenga agli ordini delle autorità. I religiosi facciano opera di distensione negli animi, le donne stiano nelle loro case, chi ha obblighi di lavoro li esplichi in tutta tranquillità. Gli eventi saranno quelli che saranno, ma se la popolazione non si lascerà trascinare dalla eccezionalità del momento e se ognuno penserà alle innumeri e gravi sofferenze che già affliggono il popolo e al molto sangue già sparso, gli eventi potranno evolversi senza che nuovi lutti, altro sangue, ulteriori sofferenze abbiano a verificarsi nella nostra amata Patria.
REFERENDUM DEL 2 GIUGNO 1946 A BERGAMO
I VOTI PER LA REPUBBLICA FURONO 162542 IL 49,3% PER LA MONARCHIA 167563 IL 50.7%
LA PRIMA PAGINA DEI GIORNALI LOCALI NEI GIORNI DELLA"LIBERAZIONE"
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